Affidano la bimba al suo ex marito, una mamma chiede giustizia

BRINDISI- Una donna disperata, una mamma  di una bambina di 7 anni  per la quale il tribunale di Brindisi ha stabilito l’affido esclusivo all’ex marito. Lei è Raffaella Guantario, 37anni, impiegata in una ditta privata. Protagonista  una bambina di 7 anni che ora vive con i nonni materni. Una storia lunga quattro anni, iniziata quando la bimba aveva solo 3 anni e mezzo. Partita da una separazione coniugale dove la donna dice di aver subito maltrattamenti psicologici,  e il pieno disinteresse da parte del padre a sua figlia. L’uomo è in attesa di giudizio per il reato di maltrattamenti in famiglia, mentre sono stati archiviati i procedimenti che la 37enne aveva chiesto di aprire per l’ex coniuge per molestie sessuali nei confronti della bimba.  Stando alle dichiarazioni della madre sarebbe stata la stessa bimba a raccontare di alcuni atteggianti del padre, dichiarazioni che la donna avrebbe anche registrato con un cellulare, ma nella relazione presentata dal consulente del tribunale si legge che le affermazioni della bambina sono indicatori provenienti dal trauma della separazioni coniugale, suggestione esterne. Il caso sulle molestie è stato archiviato.

Raffaella Guantario ha cambiato diversi avvocati del foro di Brindisi, da qualche mese è assistita dall’avvocato Maria Carsana, del foro di Roma, presidente dell’associazione Tutela minori. Il legale è in video conferenza mentre Raffaella Guantario tiene la conferenza stampa in cui racconta le sue vicissitudini giudiziarie. Chiede giustizia, dice che qualcuno pensa che sia pazza.  “Chiedo che venga fatta luce- afferma la donna- e che mia figlia possa continuare a fare una vita serena”.

Vuole portare la sua storia sino al ministro Cancellieri affinchè sia rivisto il suo caso. L’avvocato Carsara ravvisa delle irregolarità nelle procedure in cui si è giunti alla decisione dell’affido esclusivo. “Sono stati posti dei quesiti suggestivi- afferma il legale-  non è stata disposta nessuna indagine sul padre della bambina e sulla sua famiglia”.

Lu.Po.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*