Affollamento del Pronto soccorso, Distante risponde a Pasqualone: “Si sperimenti il modello Pre.sa”

MESAGNE – Si apre il dibattito sulle condizioni della sanità brindisina dopo l’articolo de Il7 Magazine e ripreso da BrindisiOggi sull’affollamento del Pronto soccorso del Perrino. Il direttore generale dell’Asl Giuseppe Pasqualone invita i cittadini a utilizzare i medici di base. In risposta a Pasqualone interviene il direttore dell’Isbem Alessandro Distante.  “Perché non si trovano le risorse per avviare un progetto pilota per ridurre le ospedalizzazioni? Si affolla il Pronto Soccorso? Ambulatorio delle cronicità?” Si chiede Distante. Il quale suggerisce di “sperimentare nel nostro territorio l’efficacia del modello Pre.Sa., presa in carico del paziente appunto”. La precisazione del professore Distante giunge a supporto dell’invito di Pasqualone. Il progetto al quale Distante fa riferimento, è rivolto proprio a chi intasa il Pronto Soccorso per ragioni mediche non attribuibili a vere emergenze. L’idea del progetto Pre.Sa  ha in se, tra le altre, tutte le caratteristiche di tele-monitoraggio domiciliare per quei pazienti autosufficienti che non usufruiscono dei servizi di assistenza domiciliare integrata e si occupa anche di continuità assistenziale, assistenza farmaceutica territoriale, poliambulatorio specialistico, ambulatorio delle cronicità e infermieristico e servizio di Medicina di Laboratorio Territoriale con punto prelievi diurno. “Questi punti – precisa Distante – se finanziati, snelliscono di molto gli accessi al Pronto Soccorso”. Le finalità dell’istituto sono di studiare un campione che in una prima fase consisterebbe in mille pazienti e al contempo di sviluppare un modello matematico da applicare successivamente. “Si stima – aggiunge Vincenzo Rizzo, vice-presidente dell’Istituto e ideatore del progetto – che grazie a Pre.Sa. si possano risparmiare circa 400.000 euro ogni mille pazienti gestiti”.

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