Aggressione ai migranti, la rabbia dopo i commenti sui social, gli arrestati: ” Non siamo razzisti”

BRINDISI- Ammettono di aver picchiato i due ragazzi stranieri ma la loro rabbia sarebbe stata montata dai post su facebook . Paolo Ottonaro , 43 anni, e Piero Cerasino, 35 anni di Brindisi, così rispondono al magistrato di turno durante l’interrogatorio di garanzia. Arrestati sabato scorso per l’aggressione ai due ragazzi, ai danni di Sylla Bakary, 20 senegalese , e Awotwi Elijah, 31 anni ghanese, i due brindisini ammettono le loro responsabilità, ammettono di essere loro nei filmati registrati da ben sette telecamere di video sorveglianza disseminate nella zona dove sono avvenute le violenze. Del resto lo riporta anche l’ordinanza d’arresto gli elementi raccolti dagli uomini della Digos nell’ambito di una indagine lampo sono inequivocabili. I filmati, forniti spontaneamente dai commercianti della zona tra via Appia e via Cappuccini, danno un volto e un nome agli aggressori. “E’ stato un momento di follia, non siamo razzisti” hanno continuato a ripetere Ottonaro e Cerasino durante l’interrogatorio assistiti da Gianvito Lillo e Livio Di Noi . I due si dicono pentiti e chiedono scusa alle vittime, ma al momento restano ai domiciliari. Nell’ordinanza di arresto il Gip Snia De Angelis sottolinea la pericolosità dei soggetti. Bakary ed Eliijah sono stati picchiati uno a distanza da un quarto d’ora dall’altro. Poco prima delle 20 Bakary è stato raggiunto da due uomini conun cappuccio tra via Osanna e via Cappuccini, era diretto in palestra. Gli aggressori lo hanno colpito con un bastone da softball sulla testa, dopo gli stessi uomini si sono diretti verso il sottopassaggio in via Appia, qui hanno preso di mira Eliijah che tornava da lavoro . Lo hanno colpito sulla spalla e sul braccio sinistro. Il ragazzo li ha sentiti urlare: “Uccidilo, uccidilo….ata mureri….ata mureri”. Dietro quella inaudita violenza Ottonaro e Cirasino, due operai, due padri di famiglia, che ora si scusano perchè si sono lasciati fomentare dai social.

BrindisiOggi

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