Aggressione a Bobo Aprile, le segreterie confederali smentiscono e dicono: “Nessun più tavolo con il Cobas”

BRINDISI- Aggressione al sindacalista Bobo Aprile, la segretaria della Filcams CGIL smentisce e attacca: “Nessun pugno, da lui solo offese sessiste”.All’indomani dalle tensioni verificatesi durante un incontro sulla Santa Teresa, società partecipata della Provincia di Brindisi, durante il quale il sindacalista Cobas, Bobo Aprile, ha dichiarato di essere stato aggredito con un pugno da un collega arrivano le smentite. Le altre organizzazioni sindacali raccontano: “Nel corso di un incontro  in cui si affrontavano le varie problematiche che riguardano i lavoratori della Santa Teresa abbiamo assistito ad un attacco che non ha nulla di sindacale, anzi ne offende la categoria. Bobo Aprile in rappresentanza dei Cobas ha, dapprima, sminuito e deriso le richieste provenienti da Filcams Cgil ( si chiedeva il pagamento di 5 mesi di cassa integrazione)- raccontano-  poiché la Segretaria Claudia Nigro continuava a difendere i diritti di tutti i Lavoratori , lui, l’Aprile, definiva alcuni di essi “delle zavorre” (non era la prima volta) ed attaccava con offese sessiste la Segretaria.” Non solo , dicono anche che la Segretaria si è difesa ed è stata prontamente coadiuvata da altri suoi colleghi sindacalisti, ai quali va tutto il nostro riconoscimento per la sensibilità dimostrata.
“Esprimiamo ovviamente tutta la nostra solidarietà ed amicizia alla Collega Sindacalista, la quale è stata vittima di una delle peggiori performance di Aprile, che allo stato non riteniamo neppure definirlo sindacalista. A questo punto, urge chiarire due aspetti: i nostri Sindacati, poiché portatori di lotte ultra trentennali sulla parità fra uomo e donne, non posso misurarsi personalmente e sindacalmente con soggetti di tale fatta, pertanto sin da subito chiediamo che le convocazioni siano su tavoli separati-concludono-I Sindacati confederali da questo momento non siederanno più ad alcun tavolo con il Cobas  e men che meno con Aprile; a questo aggiungasi che, poiché non è accaduto nulla di quanto riportato sulla stampa, non possiamo più fidarci di condividere spazi comuni con questo soggetto, sicche’ ribadiamo la nostra necessità di tenere separate le presenze, e comunque rimaniamo sempre nell’attesa che Aprile porga le sue scuse alla Collega Nigro”.

BrindisiOggi

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