All’avv. Samuele De Guido sarà intitolata la Salita di Porta Nuova

MESAGNE- Con delibera n.324/2023, nella seduta del 30 novembre u.s., la Giunta Comunale della città di Mesagne, ha voluto intitolare il tratto di Via Martiri della Libertà che dalla Porta Nuova scende sino ad intersecare Via Federico II Svevo, all`’Avv. Samuele De Guido.

La deliberazione di Giunta, approvata all’unanimità, è scaturita dalla istanza presentata in data 26 settembre 2023 da parte degli ex sindaci della città di Mesagne Cosimo Faggiano, Damiano Franco, Mario Sconosciuto, Franco Scoditti e Pompeo Molfetta, che con la loro sensibilità, hanno inteso ricordare la figura dell’avv. Samuele De Guido.

Peraltro, proprio ad angolo tra via Accademia degli Affumicati e via Federico II Svevo, vi è lo studio professionale che fu dell’avv. Samuele De Guido, che fu quello del padre Leonardo e che oggi prosegue nella tradizione familiare forense, con il figlio Mario e con il nipote Samuele.

La Giunta ha recepito e condiviso la motivazione scritta sull’istanza da parte dei richiedenti, nella quale si evidenzia come l’avv. Samuele De Guido “…appartiene a capitoli di storia locale e rappresenta un esempio di dedizione alla propria terra: il coraggio dimostrato durante la Seconda Guerra Mondiale, l’impegno politico ed istituzionale, la solerzia professionale ed organizzativa, la capacità di ascolto hanno caratterizzato l’esistenza di un uomo proteso all’individuazione e alla realizzazione di progetti ed obiettivi condivisi perché percepiti come essenziali per l’intera comunità….”. Samuele De Guido, scomparso prematuramente il 15 dicembre 1975 a soli 58 anni, ha avuto una intensa vita terrena, totalmente offerta alla famiglia, alla professione, al valore degli ideali, alla concretezza delle azioni, all’amore della propria terra. La sua partecipazione alla Seconda Guerra Mondiale, ha segnato profondamente la sua esistenza e quindi il suo progetto di vita; non fa in tempo a gioire per la laurea conseguita a Roma il 13 giugno 1940, che parte per l’Albania come ufficiale del Genio. Internato dai tedeschi in Polonia e Germania, viene rimpatriato in gravi condizioni di salute nel luglio 1944, viene curato ed aiutato da amici premurosi di Milano prima, e di Varese poi. Decide di partecipare alla guerra partigiana nel Varesotto ed entra a far parte della Brigata “Vittorio Gasparini” ed a Varese è tra i fondatori della Democrazia Cristiana nel cui partito ha militato per tutta la sua vita. Dal suo rientro a Mesagne nel 1945, sino alla sua scomparsa nel 1975, ha svolto una intensa attività politica e amministrativa a livello comunale, provinciale, regionale e nazionale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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