Almiento: “Enel rispetti gli accordi e faccia proposte reali e perseguibili”

BRINDISI- Tagli al centro Ricerche Enel, a rischio i posti di lavoro. Sulla questione interviene la segreteria generale della Cgil, Michela Almiento che chiede alla società elettrica il rispetto degli accordi e proposte concrete che possano essere perseguite. Riceviamo e pubblichiamo integralmente la sua nota.

“Crediamo sia sbagliata la strategia industriale di Enel, di ripensare al ribasso le attività di Ricerca a Brindisi, in un territorio dove, al contrario, la situazione impone impegni straordinari in campo ambientale. I Piani strategici della Divisione Ingegneria e Ricerca presentati da Enel, nei quali sono annunciati e confermati esuberi nel Centro Ricerca evidenziano che, nella crisi, si guarda solo a quali possano essere gli investimenti più sicuri per recuperare le perdite, con una strategia  dal respiro corto riguardo al futuro.

Brindisi ospita un impianto che garantisce a Enel circa il 25% della propria produzione energetica, il Centro Ricerca è nato per garantire studi sui reflui delle Centrali termoelettriche e sulla tutela ambientale. E’, a nostro avviso, un errore sul piano industriale non continuare a investire per   ambientalizzare   e innovare su Brindisi, implementando l’attività di ricerca e il numero degli addetti,così come era stato concordato, invece che ridimensionare.

Inoltre gli impegni di Enel, sul Centro  Ricerca a Brindisi, oltre che da scelte strategiche,   sono dettati da accordi  istituzionali, contenuti in tutte le convenzioni energetiche. Puntare a una politica energetica  che riduca gli impatti è essenziale, così come è necessaria una nuova strategia di sito, per rilanciare e sostenere il ruolo determinante della Centrale Federico II di Brindisi, nel nuovo contesto energetico italiano. C’è bisogno, dunque, di grande realismo e di proposte concrete in grado di essere perseguite”.

BrindisiOggi

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