Amarezza e delusione in un teatro Verdi pieno di famiglie: “Abbiamo sognato un pò”

BRINDISI – Il teatro Verdi di Brindisi questa sera era vivo. La gioia e l’entusiasmo hanno accompagnato i tifosi dell’Happy Casa Brindisi fin quasi alla fine, quando l’eccitazione ha lasciato il posto all’amarezza e alla delusione di essere stati a tanto così dalla vittoria della finale di Coppa Italia.

Si è conclusa, questa sera, la finale di Coppa Italia tra l’Happy Casa Brindisi e Vanoli Cremona, che ha visto  la sconfitta della squadra di basket brindisina. L’amministrazione comunale per l’occasione aveva istituito un maxi schermo al Nuovo Teatro Verdi per riunire tutti i tifosi che non hanno potuto raggiungere la loro squadra del cuore a Firenze. Alle 17 e 30, ora in cui per ragioni di sicurezza è stato aperto il teatro, erano presenti già centinaia di persone in fila, nella maggioranza dei casi famiglie, che aspettavano di trascorrere un pomeriggio diverso dal solito. L’attesa e il fermento era palpabile tra le seggiole rosse del Nuovo Teatro Verdi. Molti i ragazzini che assieme ai loro coetanei facevano i pronostici e pregustavano già la vittoria, pensando a come la città si sarebbe colorata di bianco e azzurro. L’intonazione dell’inno di Mameli ha dato una connotazione autorevole alla faccenda che ha visto tutti i brindisini seguire con estrema attenzione e silenzio l’intera partita. A qualche minuto dalla fine tutta la platea del Nuovo Teatro Verdi è già ben consapevole che da lì non uscirà esultando. Al termine della finale, quando ormai l’Happy Casa Brindisi ha perso questa partita, parte spontaneamente un applauso di solidarietà quasi a voler riconoscere ai giocatori di aver fatto tutto il possibile.

“Purtroppo nelle competizioni – commenta un tifoso – c’è un vincitore e un vinto. Ahimè questa volta noi siamo i vinti e con ragione. Abbiamo avuto una prestazione inferiore rispetto al Vanoli Cremona, ma ovviamente ne siamo dispiaciuti.”

Un papà, che aveva trascinato con sé tutta la sua famiglia per una quotatissima vittoria della squadra brindisina, dice “È un sogno che s’infrange. Oggi abbiamo passato un pranzo domenicale con uno stato d’animo diverso. Eravamo in trepida attesa. Non vedevamo l’ora di sederci tra le sedie rosse del teatro e tifare per la nostra squadra.”.

Ma non tutti hanno parole di conforto per la squadra perdente. “Quando si giocano tre partite di fila – racconta un tifoso amareggiato – non si può pretendere di più. Purtroppo noi abbiamo avuto anche un ritardo ieri sera per l’antidoping che ci ha fatto andare a letto molto tardi. Sono essere umani – continua – hanno fatto di tutto fino all’ultimo secondo, ma c’era confusione e distrazione.”

Alberta Esposito

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