” Anomalie nelle gare per la bonifica di Micorosa e lo Shuttle, il Comune non ci ascolta”

INTERVENTO/ Continuiamo a farci del male! Una serie di lavori importanti stanno per essere affidati dal Comune di Brindisi, lavori che dovrebbero garantire, in termini immediati, un aumento del livello occupazionale per l’esecuzione degli stessi, in prospettiva, un valore aggiunto che l’opera realizzata dovrebbe rappresentare per il territorio.

Perché entrambe queste condizioni possano concretizzarsi è assolutamente necessario ispirarsi, in ogni fase ad essi dedicata, a dei criteri di massima competenza e professionalità. Solo così si può sperare che il risultato sia quantomeno soddisfacente.

Al momento registriamo, come ANCE BRINDISI, anomalie che non lasciano presagire nulla di tutto questo e mi rammarica rilevare che da parte delle Pubblica Amministrazione non ci sia la volontà di ascoltare le opinioni di chi, pur rappresentando un settore profondamente in crisi, abbia sempre posto le questioni in modo costruttivo.

Voglio prendere ad esempio due gare in corso e preferisco esternare le mie preoccupazioni ora, prima di conoscerne l’esito definitivo, per evitare che le mie parole possano essere interpretate  come una rivendicazione, rispetto ad un obbiettivo non raggiunto da una qualunque ditta associata ad ANCE e ad esse partecipanti.

“Bonifica del sito MICOROSA” e “Realizzazione di un sistema shuttle di collegamento con l’Aeroporto”

La prima, bonifica del sito MICOROSA per un importo a base d’asta di circa euro 38.000.000,00 è l’ennesima dimostrazione del risultato perverso a cui si può giungere con il meccanismo di gara del massimo ribasso:

la migliore offerta, su 15 imprese o consorzi partecipanti, è rappresentata da un ribasso del 74,31% sull’importo a base di gara (anche io credevo di aver letto male ma è proprio 74,31%) ma anche le altre sette migliori offerte non scherzano attestandosi su valori che vanno dal 58,162% al 50,289%.

Mi risulta che la Stazione Appaltante sia in attesa delle giustificazioni dei prezzi, ma delle due l’una:

se esistono delle “giustificazioni” per dei ribassi così elevati non possono esistere “giustificazioni” per i tecnici che hanno redatto il computo metrico della gara !!!

La seconda, lo Shuttle di collegamento con l’aeroporto, importo a base d’asta di circa euro 30.000.0000,00, da aggiudicarsi con meccanismo dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La composizione della commissione giudicatrice vede nominati due Avvocati ed un Ingegnere tutti interni all’Amministrazione. Non conosco i curriculum vitae dei componenti della commissione e non voglio certo mancare di rispetto alle loro professionalità ma mi chiedo: è possibile che per la valutazione di progetti di così alto contenuto tecnologico non si sia sentito il bisogno di rivolgersi soprattutto a dei tecnici, ingegneri o architetti con comprovate esperienze in ambito di infrastrutture e mobilità? Piuttosto che ad avvocati che, per quanto bravi e preparati, con quale scienza potranno contribuire a valutare le differenti proposte migliorative che i partecipanti avranno ritenuto di presentare?

Sarebbe come se la commissione di valutazione di un danno, conseguente ad un infortunio, fosse composta da due avvocati ed un medico.

E non si tratta semplicemente di una valutazione di opportunità è la stessa ANAC che in un parere di giugno di quest’anno recita: “(Parere n.144 del 20/06/2014) 1. Il principio che impone che i membri delle Commissioni delle gare pubbliche siano provvisti di specifica e documentata esperienza di settore rapportata alla peculiarità della gara da svolgere è principio non solo immanente nel sistema (art. 84, comma 8, del D.Lgs. n. 163/2006), ma di stretta derivazione costituzionale, dal momento che un adeguato livello di professionalità dei componenti l’organo è l’unica garanzia di un effettivo rispetto dei valori richiamati dall’art. 97 della Costituzione. Non è, invero, rispondente ai criteri di logica e ragionevolezza, che devono in particolare presidiare l’attività della pubblica amministrazione, che l’attività valutativa in materia possa essere posta in essere da soggetti privi delle necessarie cognizioni tecniche correlate allo specifico oggetto della gara e, soprattutto, dell’esperienza maturata nello specifico settore di cui trattasi.”

La qualità, la competenza, la professionalità dovrebbero essere i criteri ispiratori delle azioni di chi ha la responsabilità di scelte fondamentali per il nostro territorio. Ma la responsabilità è anche di tutti noi che assistiamo, ormai con assuefazione, al susseguirsi di eventi che lasciano a dir poco esterrefatti.

Nello specifico delle due gare portate ad esempio, potrebbero essere utili azioni di autotutela da parte dell’Amministrazione Comunale, per evitare probabili, per quanto non auspicabili, contenziosi che avrebbero come risultato, nella migliore delle ipotesi, l’ennesimo ritardo nell’esecuzione di opere invece importanti per il territorio.

Oltremodo sarebbe utile smetterla una volta per tutte con il ricorso al criterio del massimo ribasso, così come sarebbe altrettanto utile uniformare gli elenchi prezzi utilizzati dalle Amministrazioni, garantire la effettiva esclusione, dai ribassi, degli oneri della sicurezza e del costo della manodopera. Insomma sarebbe utile capire, una volta per tutte, che trattare con poca attenzione la cosa pubblica è un boomerang lanciato con estrema precisione.

                                                                                                    Pierluigi Francioso

Presidente ANCE Brindisi

1 Commento

  1. Egregio signore, guardi che costoro non stanno “trattando con poca attenzione la cosa pubblica”. Anzi, la stanno trattando con un’attenzione ai massimi livelli, ma un’attenzione la cui “specie” sfugge a noi comuni mortali.Essa è l’attenzione del “piatto ricco mi ci ficco”, come diceva un tempo il Cinghialone. La commissione formata da due avvocati ed un ingegnere? Il poco merito e l’ incompetenza? Questi sono dettagli trascurabili. Il centro dell’attenzione è un piatto succulento di svariati milioncini, nei quali questi signori ( ed i loro scherani)si stanno accingendo ad immergere le mani a tutta manetta.D’altronde bisogna pure capirli: sono politici, vivono di chiacchiere,comizi ,beghe di partito ed intrallazzi. Se non si “sistemano” ora che sono al potere, quando si ripresenterà l’occasione nel futuro che li vedrà fuori dalla scena politica senza arte e ne parte? Per caso c’è qualche imbecille che pensa che “Mafia Capitale” e dintorni sia un fenomeno isolato?

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