Armi e auto in una villetta a Sbitri, arrestati marito e moglie, forse un legame con rapine e sparatorie

BRINDISI- Potrebbero essere in qualche modo collegate alle rapine e alle sparatorie delle ultime settimane le armi e le auto rinvenute e sequestrate dai carabinieri ieri sera in contrada Sbitri nella villetta estiva dei coniugi Vincenzo Vantaggiato, 39 anni, e Annarita Romano, 38 anni di Brindisi. I due sono stati arrestati con l’accusa di detenzione illegale di armi e munizioni e ricettazione. La scoperta arriva a seguito delle  serrate verifiche sul territorio connesse con gli episodi criminosi che hanno portato all’arresto di Antonio Borromeo e  Antonio Lagatta. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi, nella serata di ieri, in seguito a una perquisizione domiciliare svolta in contrada Sbitri, hanno tratto arresto i coniugi Vantaggiato e la moglie, che, all’interno della loro abitazione estiva sono stati trovati in possesso illegale di una pistola cal. 7,62 marca Tokarev con quattro proiettili, una pistola cal. 22 con marca illeggibile con cinque proiettili e un revolver giocattolo modificato cal. 38 con un proiettile in canna.

Nel medesimo contesto sono state rinvenute nel giardino dell’abitazione una Lancia Delta oggetto di furto in Brindisi il 29 ottobre 2017 e un’autovettura Alfa Romeo Giulietta rubata a  Brindisi il 28 ottobre, 24 ore prima della tentata rapina ai danni di un giovane in via Don Minzoni, quartiere Cappuccini, dove un commando armato proprio a bordo di una Alfa Romeo Giulietta di colore scuro, hanno tentato di rapinarlo della sua autovettura. Sempre una Giulietta è stata utilizzata lunedì scorso per l’assalto al porta valori che aveva prelevato l’incasso del MacDonal’s all’interno del Brin Park . Sono in corso indagini per verificare se si tratta della stessa vettura.

Le armi e i veicoli sono stati sottoposti a sequestro.

Gli arrestati, che dovranno rispondere di detenzione illegale di armi e munizioni e ricettazione, su disposizione dell’autorità giudiziaria, dopo le formalità di rito, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

 

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