Armi e droga, 11 arresti nella Scu leccese. C’è anche un brindisino

SQUINZANO (Le) – Armi e droga, 11 arresti nella Scu leccese. C’è anche un brindisino.

Nuovo, duro colpo inferto dai Carabinieri al clan De Tommasi – Notaro, che si muove tra Squinzano e la zona nord della provincia leccese. Undici gli arrestati, tra cui un brindisino.

“Déjà vu- Ultimo atto” è il nome scelto per l’operazione che ha portato il Nucleo investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Lecce ai fermi di oggi e resi noti in una conferenza stampa ala presenza del Procuratore capo Dott. Cataldo Motta.

Gli arresti, condotti sin dal primo mattino, sono stati emessi dal gip Carlo Cazzella del Tribunale di Lecce, su richiesta del pm Giuseppe Capoccia. I fermati sono Marino Manca (42 anni, Squinzano), Luca Greco (42 anni, Squinzano), Alessandra Amira Bruni (24, Squinzano), Marco Greco (43 anni, Squinzano, fratello di Luca Greco), i gemelli Roberto e Stefano Napoletano (29 anni) con il fratello Angelo (39, tutti di Squinzano), Stefano Renna (34, Squinzano), Emiliano Vergine (39, Squinzano), Antonio Serratì (41, Trepuzzi).

Ricchiuto
Giuseppe Ricchiuto, 24 anni, di Torchiarolo

Unico brindisino arrestato, Giuseppe Ricchiuto, 24 anni, di Torchiarolo, rimasto ferito durante uno degli attentati compiuti in risposta al tentativo di espansione del clan verso Torchiarolo. In carcere si trovavano già solo Roberto Napoletano ed Emiliano Vergine, arrestati nel febbraio del 2013, quando sull’auto che avevano noleggiato fu ritrovato un panetto da un chilo di marijuana.

Tutti gli arrestati, a vario titolo, dovranno rispondere di associazione di tipo mafioso, finalizzata al traffico si sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi anche clandestine, lesioni gravi e minaccia aggravata.

Un clan influente, che si muove con sicurezza e che rende Squinzano “come Mesagne”, come lo ha definito il collaboratore di giustizia Ercole Penna.

Tutto inizia dopo l’8 settembre del 2012, giorno del tentato omicidio di Manca e Greco: l’ordine partì dal boss Notaro, con il quale i due si scontravano per il controllo delle attività illecite sul territorio. Da lì partono le indagini, che hanno portato a scoprire la composizione del clan e le attività controllate.

Il gruppo era molto attivo nello spaccio di marijuana e cocaina e nelle estorsioni agli acquirenti di intere partite di stupefacenti, con una frangia armata tra Squinzano e Trepuzzi guidata da Roberto Napoletano.

Quello di oggi è l’ennesimo colpo inferto alla malavita organizzata del nord Leccese: a novembre, i carabinieri della Compagnia di Campi Salentina smascherarono i legami tra amministrazione comunale di Squinzano e malavita; nel gennaio scorso, viene smantellato il clan Notaro.

Foto in evidenza: corrieresalentino.it

Agnese Poci

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