Arrestato per furto di tartufi: “Non ho commesso nessun reato”

ORIA- Arrestati e sottoposti ai domiciliari per furto di tartufi, rilasciati dopo qualche ora.
Giuseppe Lolli, 56anni, e Stefano Donno, 30 anni, entrambi di Corigliano d’Otranto (LE) erano stati fermati, lo scorso 14 gennaio, dai carabinieri della locale stazione in un podere vicino Oria mentre raccoglievano tartufi. La segnalazione era giunta dallo stesso proprietario del terreno.
I due portati in caserma erano stati arrestati e sottoposti ai domiciliari. Poco dopo però il giudice aveva fatto cadere la misura cautelare.
“Non ho commesso nessun reato” commenta oggi Lolli, esperto di tartufi, e la spiegazione , secondo l’uomo, sarebbe in alcune semplici norma che a suo parere non sarebbero state osservate dal proprietario del fondo.
Posto che Lolli per raccogliere tartufi possiede uno specifico patentino, la raccolta dei tartufi è libera nei boschi naturali e nei terreni incolti. Il proprietario del terreno, tuttavia, può riservare la proprietà con la semplice apposizione di cartelli o tabelle, esenti da qualsiasi tassa o imposta, posti ad almeno tre metri d’altezza dal suolo, lungo il confine del terreno, a una distanza tale che essi siano visibili da ogni punto d’accesso, e che da ogni cartello sia visibile il precedente e il successivo, con la scritta a stampatello e ben visibile da terra “Raccolta di tartufi riservata”.
Lolli a questo punto scatta una foto del terreno da dove non si vedrebbe alcuna recinzione o cartello che indichi una tartufaia.
“Per questi motivi- dice- sono stato rimesso immediatamente in libertà”.

BrindisiOggi

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