Arresti a Cellino: si presentano in caserma l’ex sindaco e l’imprenditore, resta una persona irreperibile

CELLINO SAN MARCO- Si sono presentati ieri sera presso la caserma dei carabinieri Corrado Prisco, ex vice sindaco di Cellino, e Tommaso Ricchiuto, imprenditore, destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare, il primo in carcere, il secondo ai domiciliari.

Entrambi ieri risultavano irreperibili poiché fuori città per lavoro.

Prisco e Ricchiuto risultano convolti nell’operazione “Do ut des” dei carabinieri , il terremoto giudiziario per il quale sono finiti in manette il sindaco di Cellino San Marco, Francesco Cascione, gli assessori Gabriele Elia,  Gianfranco Quarta, Gianfranco Pezzuto, il consulente e coordinatore cittadino del Pdl all’epoca dei fatti, Omero Molendini Macchitella e Francesco Francavilla, noto esponete della criminalità locale (tutt’ora irreperibile). Per tutti questi il gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Mentre ai domiciliari sono finiti Ionni Pagano (dipendente comunale),  Nicola Cozzoli (imprenditore), Alfredo Bruno, Angelo Lippolis, Antonio Fasiello, Giuseppe Gigante.

14 ordinanze di custodia cautelare in tutto ma altre sette persone risultano iscritte nel registro degli indagati.

I reati contestati vanno dall’associazione per delinquere, peculato, corruzione, turbata libertà degli incanti e calunnia.

Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti gli amministratori comunali avevano siglato un vero e proprio patto associativo per lucrare su appalti pubblici e opere pubbliche commissionate senza neanche procedere a gare.

Le indagini continuano, altri episodi sono all’attenzione degli investigatori. Un clima di tensione negli ultimi anni aveva soffocato Cellino San Marco, con attentati proprio nei confronti del sindaco e di amministratori. Gli autori non hanno ancora un nome.

Lu.Pez.

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