Asl: “convenzione cancellata perchè in reparto c’era troppo lavoro”

BRINDISI- Cancellata la convenzione tra il reparto di Anatomia patologica del Perrino e la clinica Salus, la direttrice generale della Asl Paola Ciannamea spiega le motivazioni, replicando all’articolo che era stato pubblicato due giorni fa. “Era stato il direttore dell’unità operativa di Anatomia patologica Mario Criscuolo a scrivere alla direzione sanitaria della difficoltà a  garantire i livelli essenziali di assistenza a  causa della mancanza del personale in reparto”.  E’ per questo che  la direzione della Asl di Brindisi guidata da Paola Ciannamea avrebbe stabilito di non rinnovare la convenzione tra la clinica Salus e il reparto di Anatomia patologica del Perrino. Questa è una delle motivazione apportate dalla dirigenza aziendale.  Non solo, la direttrice generale della Asl  fa anche delle altre precisazioni.

“La convenzione con la clinica Salus- spiega Ciannamea- non risultava formalmente rinnovata già dal 2010. Inoltre da quando ci siamo insediati, nel 2011, abbiamo stabilito di mantenere le convenzioni solo con le strutture pubbliche in un’ottica di collaborazione istituzionale”.

Stando alle dichiarazioni  della direttrice farebbe parte della politica aziendale escludere i rapporti con le strutture private, soprattutto in questo particolare momento.

“Nel mese di luglio e nei primi giorni di agosto- continua la direttrice- Criscuolo ha segnalato la sua difficoltà in reparto a causa della mancanza di personale. Ma come è noto la legge regionale vieta il reclutamento di personale a tempo indeterminato così come di istaurare nuovi rapporti a tempo determinato”.

Quindi non era possibile fornire un aiuto a Criscuolo. Ed allora se era stato lo stesso medico a lamentarsi meglio togliere un po’ di lavoro in reparto. “Conseguentemente alle lettere del direttore del reparto- sottolinea Paola Ciannamea- la direzione ha stabilito di non proseguire il rapporto con la clinica privata, attività che mal si concilia con le difficoltà annunciate da Criscuolo”.

Inoltre, in merito alle accuse di un ipotetico danno erariale ,la direzione di Via Napoli  precisa che la cancellazione della convenzione con la struttura privata non provocherà alcun danno alle casse pubbliche in quanto il guadagno a mala pena copriva le spese. “Non vi è alcun danno erariale- conclude Ciannamea- la quota del quaranta per cento che  andava alla Asl è servita appena a coprire i costi materiali e generali”.

 

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