Assalto armato in gioielleria, dopo l’auto bruciata, le indagini concentrate in provincia/Immagini in esclusiva

BRINDISI – Assalto armato in gioielleria, dopo l’auto bruciata, le indagini concentrate in provincia. Dopo l’assalto armato di ieri sera nella galleria del centro commerciale Ipercoop, gli investigatori, stanno lavorando senza tregua per identificare i malviventi che hanno fatto irruzione con asce e kalashnikov ne “La gioielleria”. Intanto, l’auto ritrovata in fiamme a Restinco, una Renault Clio, e che è andata completamente distrutta, sarebbe quella utilizzata dai rapinatori per la fuga. Il bottino è ancora da quantificare.

Erano armati di kalashnikov e asce i tre rapinatori che poco prima della chiusura del centro commerciale hanno fatto irruzione seminando panico e terrore tra i visitatori. Erano da poco passate le 20.30 quando, da un’entrata laterale, la più vicina al negozio di monili, i rapinatori hanno raggiunto La Gioielleria. I loro volti erano completamente coperti da passamontagna e felpe. Pare che indossassero il giubbotto antiproiettile. In mano avevano kalashnikov e asce. Una scena da film riorganizzata nella realtà.

E’ stata – secondo anche la ricostruzione degli agenti della Mobile, che hanno in mano le indagini – un’azione fulminea. I rapinatori una volta all’interno del negozio di ori hanno iniziato a rompere le vetrine e riempire una sacca con i monili.

In quel momento, nella gioielleria c’era solo la commessa. La ragazza quando si è accorta dei malviventi, si è inginocchiata dietro un mobile, poi quando ha cercato di fuggire è stata raggiunta da uno dei rapinatori, costretta a farsi indicare la cassaforte e poi è riuscita a fuggire e rifugiarsi in un locale vicino.

Pochi secondi per arruffare quanti più gioielli possibili e poi darsela a gambe levate. Fuori dal centro commerciale, ad attendere i tre, c’era un quarto complice, a bordo di una Clio di colore bianco.

Poche ore più tardi, nei pressi di Restinco, a pochi chilometri del centro commmerciale, un’auto è stata trovata in fiamme. I primi a giungere sul posto sono stati i poliziotti del commissariato di Mesagne, che hanno subito allertato i colleghi di Brindisi. Dai primi rilievi si tratterebbe proprio dell’autovettura utilizzata dai malviventi che hanno agito nella gioielleria e utilizzata per la fuga.

Infatti, dalle indagini si evince che il veicolo avesse le targhe di un’auto rubata lo scorso 14 aprile. Ora bisognerà attendere ulteriori rilievi sul telaio dell’auto da parte degli agenti della Scientifica. L’auto è andata completamente distrutta, così come le tracce che i rapinatori avrebbero potuto lasciare al suo interno.

Le indagini adesso sono concentrate in provincia. Secondo gli investigatori chi ha agito era della zona. L’intera scena delittuosa è stata ripresa dalle telecamere di video sorveglianza del centro commerciale, che sono al vaglio degli investigatori. I rapinatori indossavano tute sportive con felpe e cappucci. Uno di loro aveva un pantalone blu “Armani” e un cappellino con visiera “Adidas” di colore nero.

Gli investigatori, guidati dal vice questore Antonio Sfameni, stanno lavorando senza sosta per identificare i rapinatori.

(Le immagini sono protette da copyright)

Maristella De Michele

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*