Assessore D’Errico: “Dopo decenni la conclusione di Parco Bove”

INTERVENTO/ Finalmente dopo decenni si avvia a conclusione la triste vicenda di Parco Bove, al quartiere Paradiso. Una storia di degrado e di sofferenza di molte famiglie su cui si è innestata la malapianta degli opportunismi politici. In questi due anni non sono mancati momenti di ascolto e di confronto, talvolta anche aspri con le famiglie di Parco Bove o con loro rappresentanti. Dissensi che nascevano dalla esigenza e dalla richiesta del riconoscimento di un diritto, il diritto all’abitazione, da una parte. Dall’altra il necessario ed imprescindibile rispetto delle regole, delle norme, proprio per tutelare quel diritto rivendicato, per evitare che qualche “furbo” potesse prepotentemente schiacciare i legittimi diritti di altri. In data odierna la Giunta Comunale ha deliberato l’atto di indirizzo per la destinazione dei 50 nuovi alloggi in fase di ultimazione, sempre al quartiere Paradiso. Con esso la Giunta ha inteso destinare gli alloggi agli occupanti di Parco Bove muniti di titolo legittimo, (circa 30, per alcuni dei quali è in fase di ultimazione la verifica dei requisiti necessari per accogliere la domanda di sanatoria), e due unità a soggetti con invalidità superiore al 66%. Gli immobili rimanenti ai soggetti collocati in posizione utile nella graduatoria relativa al bando 2016 appena chiuso. Con la delibera di oggi quella apparente contrapposizione tra abitanti di Parco Bove ed amministrazione comunale si è risolta positivamente. Ancora un risultato importante per gli abitanti di Porco Bove, un risultato importante per la città, un risultato ottenuto ancora una volta grazie all’importante lavoro svolto dall’ufficio Patrimonio e Casa. Un ulteriore passo verso la riqualificazione di un quartiere che è stato per troppo tempo sinonimo di degrado ed emarginazione e “speculazioni politiche”; iniziato con l’ottenimento di cinque milioni di euro, a valere sul Por Puglia 2014-2020, asse XII “Sviluppo urbano sostenibile (Sus)”, e rivolti a migliorare le condizioni di abitabilità e qualità di vita dei residenti, e non solo; e che potrebbe concludersi con la costruzione di ulteriori immobili di edilizia residenziale pubblica.

Cristiano D’Errico, assessore Patrimonio

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