Atletica paralimpica, da Tokyo a Toronto, 10 titoli in un anno per Piero Suma

OSTUNI – (articolo da Il7 Magazine) In un solo anno (2016-2017) ha vinto ben 10 titoli italiani in diverse discipline di atletica leggera. Piero Rosario Suma 52enne di Ostuni, sottotenente dei carabinieri in congedo, è un campione assoluto nel lancio del disco e del peso, facente parte del Gruppo sportivo palampico del Ministero della Difesa. Giovedì 21 settembre l’atleta azzurro è partito per Toronto dove ha partecipato per la prima volta nel gruppo del Golf ai campionati ‘Invictus games’, i giochi internazionali paralimpici dedicati ai militari che hanno contratto disabilità permanenti in servizio o per causa di servizio. “Oggi lo sport mi ha ridato la voglia di combattere e rintegrarmi. Nel mio piccolo spero di essere un esempio per gli altri e per avere lo stimolo di uscire di casa e mettersi di nuovo in gioco” afferma Piero Suma.

Era il maggio del 1988 quando il sottotenente dell’Arma dei carabinieri Piero Suma mentre era in servizio in provincia di Bari fu vittima di un terribile incidente stradale. Le gravi ferite riportate durante il sinistro gli causarono l’amputazione della gamba. La sua vita professionale e privata da quel momento cambiarono radicalmente. Ma con la sua forza d’animo, che lo ha sempre contraddistinto, e grazie all’appoggio della sua famiglia che non l’ha mai abbandonato, ha continuato a lavorare e prestare servizio nell’Arma. L’incidente è avvenuto trent’anni fa, ma il carabiniere è andato in pensione solo nel 2007 a causa di alcune complicanze sopraggiunte. L’atleta da sempre si aiuta grazie ad una protesi e a volte usa anche le stampelle. Mentre durante le gare, così come previsto, usa la sedia a rotelle.

Oggi Piero Suma appartiene al gruppo sportivo Paralimpico del Ministero della Difesa, costituitosi nel 2014, a cui appartengono e partecipano, i militari delle quattro Forze Armate, che purtroppo hanno subito un infortunio durante il servizio. L’ostunese si è imposto nella specialità che utilizza solo il tronco e le braccia (a questa categoria appartengono gli atleti che non hanno l’uso delle gambe o gli amputati a tutti e due gli arti inferiori). Il sottotenente, ha iniziato il suo percorso sportivo nel 2015. Ma da quel momento ha solo collezionato successi e ha portato a casa ben dieci titoli assoluti nella sua (ma non unica) disciplina del lancio con il disco e del peso.

L’atleta azzurro ha iniziato dal Rowing (canottaggio simulato con un remoergometro) e Para Rowing (canottaggio paralimpico). In questa disciplina ha ottenuto la medaglia d’oro nel 2016. Quando si è reso conto che qui in Puglia non ci sono le strutture adatte per praticare questo sport allora è passato alla disciplina dei lanci. Qui ha collezionato una serie di vittorie e medagli d’oro che lo hanno insignito come campione assoluto. Ma non solo, nel frattempo, si è anche dedicato al tiro con l’arco: nel gennaio 2017 ha conquistato il 20esimo posto. Un ottimo traguardo per l’atleta della Città bianca. L’atleta azzurro continua a riscuotere una pioggia di successi e soddisfazioni.

E’ reduce anche dalla competizione internazionale in Giappone, che si è disputato dal 3 al 10 settembre 2017 a Tokyo. Gli atleti, guidati dall’allenatore Enrico Galeani, hanno partecipato all’Hulic Daihatsu Japan Para-Badminton International 2017 nella città che ospiterà i prossimi Giochi Paralimpici 2020, dove il Para-Badminton farà il suo debutto.

“Qui mi sono sfidato (e sorride al telefono mentre lo racconta ndr) col campione in carica. Per me è stata una sfida ad altissimo impatto adrenalinico perché non mi aspettavo di gareggiare col campione in carica, ovviamente ho perso perché è stata la mia prima gara in questa disciplina, ma ne sono fiero ugualmente” racconta Suma.

A giugno scorso si è cimentato in una nuova disciplina: il golf. Ha partecipato al 7° Italian Open for Disabled di golf e agli Italian Open Championship di Rieti. Ora è il momento dell’America, è giunto il momento di Toronto.

“Ero emozionatissimo per questa avventura americana. E’ stata una grande esperienza in tutti i sensi, lì mi sono confrontato con veterani delle forze armate di tutto il mondo ed è stata molto importante la partecipazione all’Invictus Games perché questi sono i giochi dove non si vince ovvero se siamo lì è perché tutti, visto i nostri percorsi di disabilità, abbiamo già vinto. Ho giocato sui campi da golf più belli al mondo, gli stessi utilizzati per i normodotati e ho dato sempre il massimo. Per me l’importante è esserci. E’ bellissimo andare fuori dall’Italia e rappresentare la maglia azzurra. Come sempre ringrazio mia moglie e mia figlia, che sono state lì con me, e che mi accompagnano in tutte le scelte e strade che intraprendo. Tutte le vittorie le dedico alla mia famiglia”.

Il coraggio di ricominciare, la voglia di andare avanti e mettersi in gioco, nella vita e nello sport. E’ questo il messaggio che lancia Piero Rosario Suma, ed è un messaggio di speranza e di inno alla vita.

Maristella De Michele (articolo da Il7 Magazine)

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