Attività commerciali al collasso, il grido di allarme della Confcommercio

BRINDISI-Attività commerciali al collasso, il grido di allarme della Confcommercio. “La situazione di bar, ristoranti, pizzerie, pub, locali da ballo e discoteche della provincia di Brindisi è diventata drammatica ed è bastata una lettura attenta del decreto-ristori per stabilire che le risorse disponibili sono pochissime e non colmano alcun bisogno dei commercianti dei settori più colpiti dalle restrizioni imposte per contrastare l’epidemia da covid 19- dice la Confcommercio di Brindisi-  I ristori non sono “automatici” e comunque sono insufficienti per pensare di poter andare avanti ancora per molto. Sono centinaia – in provincia di Brindisi – le attività che non potranno più rialzare la saracinesca, con ripercussioni inimmaginabili sul piano dell’occupazione. Ed agli interventi economici insufficienti si aggiunge un dramma – forse anche peggiore – dell’incertezza. Il passaggio tra zone gialle, arancioni e rosse sembra facile sulla carta e invece comporta gravissime difficoltà sul piano organizzativo. I titolari di pubblici esercizi, pertanto, pretendono date certe, altrimenti sarà difficile contenere la disperazione di chi non intende aspettare un altro giorno oltre quelli stabiliti con l’ultimo decreto e che ha valore fino al prossimo 6 aprile. Ovviamente c’è ampia disponibilità a rispettare i protocolli che si intenderanno mettere in campo, ma certamente non ulteriori rinvii”.

“Troppo semplice scaricare sulle nostre categorie i ritardi della campagna di vaccinazioni (a tal proposito i locali da ballo della provincia di Brindisi, spesso ingiustamente ritenuti attività superflue, mettono a disposizione i propri spazi nel caso in cui dovessero risultare utili per effettuare le vaccinazioni), così come le incertezze su ciò che realmente ha determinato l’aumento dei contagi- aggiunge l’Associazione-  La Confcommercio, pertanto, attraverso la FIPE /Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e il SILB (Sindacato Italiano Locali da Ballo), intende rappresentare il timore determinato da una situazione che non è più sotto controllo, con i rischi concreti che si possono facilmente immaginare. FIPE e SILB, infine, rivolgono un appello accorato alla Regione Puglia ed ai Comuni affinché ognuno faccia sino in fondo la sua parte. Occorrono ristori ed agevolazioni immediati. Esattamente come è avvenuto in altre regioni. Questa volta più di sempre non c’è davvero più tempo da perdere”.

BrindisiOggi

 

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