Autorizzazioni non valide, sequestrata l’area con il bar nel lido di Torre Guaceto, l’opposizione: “Il Cda si dimetta”

BRINDISI- Sequestrata l’area dove insiste il bar dello stabilimento balneare della riserva naturale di Torre Guaceto.  La Capitaneria di porto  con i Carabinieri del Comando di Carovigno, hanno sequestrato una zona nell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto in località Penna Grossa.

sequestro torre guacetoL’attività d’indagine è scaturita da un esposto presentato nei giorni scorsi pressi gli Uffici della Guardia Costiera. In particolare, nello svolgimento degli accertamenti, sono state riscontrate alcune difformità inerenti la concessione di demanio marittimo sull’area dove insiste una struttura destinata al bar dello stabilimento.

Inoltre, dagli accertamenti esperiti, risultava una pedana in blocchi di cemento con annessa struttura in legno, nonché dei servizi igenico-sanitari asserviti alla stessa, privi dei richiesti titoli concessori demaniali, in quanto installati al di fuori dall’area in concessione.

Tutta l’attività, è stata coordinata dal pm Francesco Carluccio.  Le altre attività del lido sono regolari.

Non c’è vita serena per  uno dei più bei posti della provincia di Brindisi, solo qualche giorno fa i carabinieri hanno sequestrato  un’area del  parcheggio privato riaperto da qualche settimana dopo la sentenza del  Tar, perchè erano state posizionate opere senza la dovuta autorizzazioni.

Intanto l’opposizione di centrosinistra del Comune di Carovigno ne fa una questione politica e attacca la maggioranza chiedendo le dimissioni del presidente del Consorzio Epifani e dei componenti del Cda.

“Il Partito Democratico, la Federazione Provinciale dei Verdi, nelle persone di Elio Lanzillotti e Serena Menga, i consiglieri comunali Marzia Bagnulo (PD),  Carmela Uggenti (Gruppo Misto),  Massimo Lanzilotti (Ripartiamo dal Futuro) e Radisi Vincenzo (Azione Civica), unitamente al Movimento Civico Libertà e Trasparenza- si legge in una nota- esprimono profonda tristezza, rabbia e sconcerto per quello che accaduto oggi, il sequestro giudiziario delle strutture della spiaggia “Bandiera blu” di Penna Grossa gestita dal Consorzio di Torre Guaceto. Un Consorzio oramai non più in grado di salvaguardare l’immenso patrimonio ambientale che Torre Guaceto rappresenta.Nel contempo manifestiamo apprezzamento per il lavoro d’indagine della Guardia Costiera e dei Carabinieri che hanno mostrato grande professionalità e competenza in un ambito delicato come quello di una Area protetta statale.”

“Si abbandona a se stessa la zona A della Riserva Marina – aggiungono-per le note vicende dell’impianto di depurazione e della devastante fruizione antropica per dedicarsi a far quattrini con attività commerciali come la spiaggia attrezzata, i parcheggi a pagamento, le visite guidate, i corsi di vela e le manifestazioni gastronomiche. Auspichiamo le immediate dimissioni di tutti i responsabili, ad iniziare dal Presidente del Consorzio e del CdA, il licenziamento della direzione riserva e l’immediato commissariamento del Consorzio di gestione, con l’affidamento alla Capitaneria di Porto, per salvare quel poco che rimane dell’Area Protetta.”

 

 

3 Commenti

  1. Ormai è certo,anche l’oasi di torre guaceto è diventa motivo di lotte tra chi cerca di spolpare un osso che ormai è in avanzato stato di decomposizione, basta fare una passeggiata all’interno del parco per capire che la cura dello stesso è ormai l’ultimo pensiero di chi lo gestisce. Assistiamo ormai da anni a dispute e attentati tra chi cerca di trarre profitto senza preoccuparsi benché minimamente dei disagi che creano a chi di tutto questo ne è completamente all’oscuro e vorrebbe semplicemente godersi quanto Dio, e non l’uomo gli ha donato. Ennesima figura di “magra” con chi viene da fuori,convinto di poter visitare un parco naturale degno di essere chiamato tale e non un territorio abbandonato a se stesso. Del resto chi dovrebbe curarlo è impegnato con carte bollate tribunali denunce E con i pochi brandelli di carne rimasti su quel famoso osso.
    Doretto.

  2. Basta che prendono incarichi e poi non sono in grado di gestire. È una vergogna perché non date l’incarico a persone laureate disoccupate?

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