Beccati al porto dovevano scontare una condanna in carcere: tre arresti

BRINDISI – Scoperti al porto di Brindisi tre stranieri condannati che dovevano scontare la pena in carcere. La Polizia di Frontiera, guidata dalla vice questore Stefania Occhioni, durante le fasi di sbarco delle navi traghetto provenienti dalla Grecia e dall’Albania, hanno scoperto  tre cittadini stranieri che, a seguito di un’accurata verifica documentale, risultavano avere a loro carico ordini di esecuzione per la carcerazione emessi dalle Procure della Repubblica di Ascoli Piceno, Napoli e di Ferrara, essendo stati condannati, per reati commessi tra il 2010 e il 2013, alla reclusione rispettivamente di anni 1 e mesi 6 per violazione di norme in materia di sostanze stupefacenti, di anni 2 per i reati di ricettazione e di falsità materiale commessa da privato e di anni 1 di reclusione per furto aggravato in abitazione.

Dopo le formalità di rito, i tre stranieri sono stati associati alla locale Casa Circondariale.

Giornalmente la polizia di frontiera svolge mirati controlli nei confronti dei veicoli e dei passeggeri che transitano dalla Frontiera marittima, finalizzati al contrasto di reati competenza della propria specificità, quali il contrasto dell’immigrazione clandestina, il traffico di auto rubate, la ricerca di persone destinatari di provvedimenti restrittivi e di altre attività illecite di varia natura.

Soprattutto in questo periodo storico, la Polizia di Frontiera di Brindisi ha ulteriormente innalzato i livelli di sicurezza durante i controlli di automezzi e passeggeri che attraversano la frontiera brindisina.

 

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