Beni monumentali, la giunta fa dietro front revoca il bando e affida alla Fondazione Verdi

BRINDISI – (da IL7 Magazine) Dietro front. La giunta comunale fa un passo indietro e revoca la delibera del 4 marzo scorso con la quale dava mandato alla stesura di un avviso pubblico per affidare la gestione e la valorizzazione dei beni monumentali della città, un servizio che prevedeva anche la qualificazione e la promozione dell’immagine e dell’offerta turistico culturale, oltre alla fruibilità e accessibilità delle sedi. L’esecutivo Rossi cambia idea dopo le contestazioni segnalate prima dal movimento 5Stelle, partito all’opposizione e poi da Articolo Uno, forza politica interna alla maggioranza. Le obiezioni sollevate riguardavano il contenuto dell’avviso pubblico redatto dal dirigente al ramo, che a dire dei contestatori prevedeva dei requisiti che in qualche maniera agevolavano i vecchi gestori del servizio a discapito degli altri. Dopo le polemiche politiche il bando era stato sospeso dallo stesso dirigente Nicola Zizzi,  ma alcune anomalie erano state riscontrate anche dal segretario generale del Comune di Brindisi. Dopo la sospensione arriva direttamente la revoca. E la giunta cambia totalmente idea sulla gestione del servizio: niente più avviso pubblico, ma una “internalizzazione delle attività” con il supporto della Fondazione del Nuovo teatro Verdi. Nei giorni scorsi Articolo Uno, rappresentato in giunta dall’assessore Cristiano D’Errico, non solo aveva chiesto il ritiro del bando ma anche che ne fosse riscritto uno nuovo meno restrittivo e più accessibile ad una più ampia partecipazione. L’avviso pubblico contestato scadeva il 23 maggio scorso, e nessuno ha presentato la propria offerta. Esattamente il giorno dopo la giunta ha approvato un nuovo atto di indirizzo con la revoca del precedente e ha stabilito così l’affidamento della gestione dei beni monumentali alla Fondazione del Nuovo Teatro Verdi, che attualmente si occupa della stagione teatrale ed anche del calendario delle iniziative dell’amministrazione comunale per Natale e per l’estate. Da due mesi la Fondazione è presieduta da Katiuscia Di Rocco, direttrice della Biblioteca arcivescovile De Leo.

cognibiotics Di Rocco è stata nominata dal sindaco Rossi, insieme a lei nel consiglio di amministrazioni due vicinissimi del sindaco Daniele Guadalupi e Domenico Saponaro. Con un nuovo atto di indirizzo l’esecutivo di centrosinistra ha deciso “di gestire direttamente i processi di valorizzazione, promozione e accoglienza e acquisizione delle forniture necessarie e di avvalersi della Fondazione del Verdi, di cui il Comune è unico socio, per l’approvvigionamento dei servizi e delle attività”. La Fondazione dovrà occuparsi quindi della gestione del sito internet visitibrindisi.it, di collaborare con il Comune per la valorizzazione dei beni, fornire supporto ai servizi di apertura e chiusura dei siti, dei servizi di accoglienza e di guida, supportare il Comune nella realizzazione di mostre, e nell’accoglienza ai crocieristi. La spesa è 40 mila euro, da rimborsare alla Fondazione a fronte di spese rendicontate. Nel nuovo deliberato si specifica che la Fondazione per il reperimento di nuovo personale, quale di guide turistiche accreditate e altri addetti, dovrà adottare procedure ad evidenza pubblica. Passa così la linea del sindaco che sosteneva l’affidamento alla Fondazione Verdi nonostante Articolo Uno davanti a questa ipotesi avesse storto il naso. “Le attività rispetto al primo bando sono state ridotte, si parla di valorizzazione dei beni monumentali e di supporto ad altre attività – afferma il sindaco Rossi – riteniamo che la collaborazione della Fondazione garantisca trasparenza e sia la migliore soluzione possibile. A meno che qualcuno non abbia qualche altro interesse”. Rossi spiega che per le aperture dei siti il Comune si avvarrà del personale della Multiservizi mentre le guide e le altre professionalità saranno selezionate dalla Fondazione del Verdi attraverso avvisi pubblici. Lo Statuto della Fondazione del Nuovo Teatro Verdi è stato modificato poco più di un anno fa durante la gestione commissariale di Santi Giuffrè che allargò le competenze in funzione di un ipotetico affidamento degli scavi che si trovano ai piedi del teatro. Insomma la Fondazione diventa così una  “multiservizi della cultura” con l’assunzione anche di personale e di affidamento di servizi che vanno oltre la stagione teatrale. E mentre sull’argomento la maggioranza trova l’intesa, resta critico il movimento 5Stelle. “Al danno si è aggiunta la beffa – dichiara Tiziana Motolese, consigliera comunale pentastellata – dopo il ritiro dell’avviso pubblico, Rossi ha deciso di intraprendere la strada dell’affidamento diretto come il migliore degli esempi del manuale Cencelli. Si è deciso di affidare tutto alla Fondazione Teatro Verdi nuovamente a danno di tutte le realtà locali. IL sindaco è ormai completamente allo sbando così come è allo sbando questa città che non riesce ad esprimere in maniera trasparente un avviso per la gestione dei suoi beni monumentali”. I 5stelle invitano tutte le associazioni locali, che hanno a cuore i beni culturali e la cultura nel territorio brindisino, a far sentire la propria voce nelle sedi opportune.

Lucia Portolano

per Il7 Magazine

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