Bilancio: la maggioranza dà forfait, l’opposizione: “dimissioni subito”, e Scelta civica va via

BRINDISI – Il Consiglio comunale va deserto. La maggioranza di centrosinistra non si presenta e non approva il bilancio consuntivo. L’opposizione di centrodestra chiede le dimissioni del sindaco.

Aula vuota questa mattina a Palazzo di città, le forze politiche di maggioranza non si presentano. All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consuntivo, quello dello sforamento del patto di stabilità. Seduti ai loro posti i consiglieri di opposizione per rimarcare ulteriormente le assenze. “La maggioranza- afferma Massimiliano Oggiano, dela Puglia prima di tutto- non ha avuto il coraggio di dire alla città quello che stava accadendo ai conti comunali, di questo bilancio taroccato. Farebbero bene a dimettersi hanno perso il controllo delle forze politiche della coalizione.”

Critico Gianpiero Pennetta che mette sul banco le questione propriamente tecniche e di metodo: “Gli atti ci sono stati consegnati a rate- dice il consigliere comunale di Regione Salento-ad oggi manca ancora la relazione del collegio dei revisori dei conti eppure il consiglio era stato convocato lo stesso. E’ una pantomina”.

Insomma la maggioranza non si presenta per approvare il bilancio delle proprie spese, quelle già realizzate. “La cosa grave- spiega Pierino Santoro, Forza Italia- è che la maggioranza è in stato confusionale, non si capisce perché non approvino e prendano a tempo ad approvare cose e spese già fatte e volute da loro”.

L’assenza  in aula delle forze politiche che governano la città convincono Scelta civica ad uscire dalla maggioranza.  A loro serviva solo l’ultima scusa, d’altronde le tensioni tra il consigliere Luigi Servi e gli ex alleati ci sono sempre state.  “Oggi abbiamo scritto l’ennesima pagina nera di questa consiliatura- afferma Sergi- all’interno della maggioranza c’è una maggioranza che decide di non decidere.  Chiediamo le dimissioni dell’assessore al Bilancio Carmela Lo Martire. Per senso di responsabilità nei nostri elettori prendiamo le distanze senza se e senza ma. “ Sergi rilascia queste dichiarazioni durante una conferenza stampa organizzata dall’apposizione. Quindi è ufficialmente dall’altra  parte. Tra gli argomenti in cui il centrosinistra avrebbe fallito secondo Scelta civica vi è quello delle politiche abitative. Nella cui commissione consiliare lui è presidente.

La maggioranza non ci sta alle accuse. Il capogruppo del Pd Salvatore Brigante dice che il centrosinistra non c’era in aula solo per questioni tecniche e non politiche. “Mancava la relazione dei revisori dei conti- afferma Brigante- la convocazione per legge era obbligatoria entro  il 30 aprile, ma il prefetto mette in mora per 20 giorni, in questo lasso di tempo faremo gli approfondimenti e saremo pronti per votarlo. Non ci sono ragioni politiche per farlo, ma attendevamo solo la relazione completa.”

La legge prevede che da oggi il prefetto faccia decorrere i 20 giorni di tempo, dopo i quali può prevedere delle sanzioni, compresa quella della richiesta dello scioglimento del consiglio.

Insomma il capogruppo democratico assicura che non ci sono fibrillazioni in maggioranza e che il consuntivo troverà approvazione. “Si tratta di spese già fatte- continua Brigante- piuttosto staremo molto attenti nel previsionale, visto lo sforamento del Patto di stabilità, non saranno aumentate le tasse (altrimenti andiamo a casa), e non saranno toccati i servizi. I tagli saranno fatti su sagre comunali, Negroamaro wine festival, e viaggi istituzionali”.

Lucia Portolano

5 Commenti

  1. UNA MAGGIORANZA CHE NON SI PRESENTA IN AULA …UNA OPPOSIZIONE CHE SA SOLO LITIGARE CON LA MAGGIORANZA SENZA CHE CAPISCANO CHE TUTTE E DUE RAPPRESENTANO I CITTADINI. QUESTO CONSIGLIO COMUNALE LO SCOMSIGLIO A TUTTI. NELLE PROSSIME ELEZIONO VOTIAMO GIOVANI DAI 29 AI 25 ANNI ALMENO RESPIREREMO ARIA FRESCA E PULITA

  2. un consiglio che non approva un documento contabile, significa che c’è più di qualcuno che ha paura di gravi conseguenze

  3. Troveranno comunque l’accordo, nessuno di questi signori vuol lasciare la tanto ambita poltrona. Pensiamoci ora che si vota per le regionali, troviamo un modo per screditarli. Per il resto pazienza, non resteranno in eterno

  4. …ma cosa deve ancora accadere perché il Sindaco comprenda che non è stato all’altezza del compito e si congedi con dignità???

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