BRINDISI-Bimbi Bes del comprensivo Casale a casa, il dirigente scolastico: “Troppi contagi , non si può garantire l’inclusione”. Quella che pubblichiamo di seguito è la replica del dirigente scolastico del Comprensivo Casale di Brindisi, Fausto Luigi Melissano, sulla scelta di evitare le lezioni in presenza anche per gli alunni con bisogni speciali.
“La Nostra Istituzione Scolastica in merito a quanto da voi riportato in data odierna nell’articolo dal titolo “I nostri figli lasciati a casa…” tiene a precisare che in nessun caso ha fatto mai mancare l’attenzione nei confronti degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, essendo impegnata in prima linea da sempre nell’attività di recupero, integrazione e inclusione e avvalendosi peraltro nel proprio Comprensivo dell’azione mirata e della specificità della “ Nostra Famiglia”, Centro di Riabilitazione Diurno e Ambulatoriale.
Da lunedì 15 marzo l’Istituto Comprensivo “Casale”, assicurando al 100% la didattica a distanza si è limitata a sospendere temporaneamente la didattica in presenza, eseguendo una decisione deliberata dagli Organi Collegiali, in ragione della recrudescenza dell’epidemia, in una fase in cui, a causa delle varianti, il contagio sembra avere maggiore diffusione proprio tra i bambini e gli adolescenti (Il Ns Istituto ha registrato due casi di COvid 19 fra i suoi allievi in questa settimana) e in ragione dell’impossibilità nel mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, valutando di non poter coinvolgere altri gruppi di alunni e gruppi di docenti. L’attività in presenza è solo una “ possibilità”, non un obbligo come si evince dalla nota dell’Ufficio Scolastico Regionale del 13 marzo scorso. Si tratta di una soluzione dolorosa che richiederà il sacrificio per un periodo si spera il più breve possibile”.
BrindisiOggi
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