“Brindisi fuori dai Recovery fund, e porto blocco dal Comune, presenterò un esposto in procura”

BRINDISI – “Qualcuno blocca lo sviluppo del porto di Brindisi. Da quasi tre anni che è bloccato l’iter del pontile a briccole, e della vasca di colmata. Noi siamo con il presidente dell’Autorità portuale Ugo Patroni Griffi che sta facendo un buon lavoro ma viene ostacolato. Sto valutando di presentare degli esposti in procura con l’ipotesi di abuso d’ufficio, o omissione di atti d’ufficio”. Lo ha detto il parlamentare di Forza Italia Mauro D’Attis durante una conferenza stampa tenutasi sui temi dello sviluppo della città di Brindisi.  “Noi siamo d’accordo sulla vasca di colmata che serve per il dragaggio dei fondali e quindi per aumentare l’arrivo delle navi – ha aggiunto – siamo d’accordo con il progetto Edison ed anche con il pontile a briccole che serve a rendere più sicuri gli accosti. È assurdo che il Comune blocchi questa ultima opera”.

Il tema del porto si intreccia poi con i fondi della transizione energetica dai quali Brindisi sarebbe rimasta fuori nonostante abbia fondata l’economia degli ultimi 30 anni sulla produzione di energia da combustibile fossile.

 “Il Recovery Fund –ha detto D’Attis- è stato approvato dal Consiglio dei Ministri e sfido chiunque a smentire il fatto che la città non sia minimante ricompresa negli interventi di transizione ambientale ed energetica. Eppure, parliamo di una città che non può essere esclusa dalla decarbonizzazione per quanto ha dato al Paese anche in questo senso.  Il provvedimento arriverà a breve in Commissione Bilancio della Camera, di cui sono componente, e presenterò più emendamenti sia per la decarbonizzazione sia per una serie di altri interventi infrastrutturali che riguardano il porto: dalla vasca di colmata al pontile di Briccole all’inserimento della città nel quadrilatero delle Zes. La realizzazione della vasca di colmata, per esempio, è una delle pochissime opere per le quali il Recovery ricomprende la città, ma sono stanziate risorse assolutamente insufficienti, 39 milioni di euro. Giova ricordare che si tratti di un’opera essenziale per la stazione portuale, la cui autorizzazione, però, è ferma da tre anni.  Se è vero che l’amministrazione Rossi non perde l’occasione di far intendere la sua contrarietà, ci sono uffici, come quello della Soprintendenza, che diventano discrezionalmente compiacenti. Una serie di atti, ritardi (e di omissioni) degli uffici ministeriali –ha concluso D’Attis- che sembrano mirati a boicottare lo sviluppo del nostro porto e sto valutando, appunto, un esposto in Procura per omissione di atti d’ufficio e abuso d’ufficio: è giusto che chi ha funzioni pubbliche si assuma le sue responsabilità e non possiamo esimerci dal sapere se questi comportamenti siano stati messi in atto per favorire qualcuno. Sosteniamo, infine, la linea del Presidente della Autorità di Sistema Portuale Patroni Griffi, la sua proposta di zona franca a Capobianco e siamo a favore dell’insediamento di Edison dopo i correttivi giunti a seguito del confronto anche e soprattutto con gli operatori ed il parere del NOF”.
Forza Italia chiederà un incontro al sindaco Rossi con una propria delegazione per ribadire le priorità del partito per il futuro della città.

BrindisiOggi

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