Diritto di parola/ “Brindisi meta turistica, io ci credo”

INTERVENTO/Sarò un inguaribile ottimista , un sognatore, un povero illuso.

Ma continuo a ritenere, che la nostra città abbia ancora tutte le carte in regola per diventare una meta turistica.

Non si può certamente parlare di turismo balneare, visto lo stato di abbandono in cui si trova la nostra costa, dove si dovrebbero attuare seri interventi di recupero e valorizzazione.

Sono anni che se ne parla, ma, nessuna Amministrazione Comunale si è mai adoperata in tal senso.

Partiamo quindi da un dato certo  : negli ultimi cinque anni la nostra provincia ha registrato un notevole incremento negli arrivi, nelle presenze, diventando un territorio accattivante ed appetibile.

Dopo Fasano ed Ostuni, è stata proprio la città capoluogo quella che ha fatto registrare il maggior numero di arrivi.

Brindisi, pertanto, potrebbe recitare un ruolo di primo piano all’interno della nostra Regione, avendo   significative, pregevoli e per ceri versi uniche bellezze storiche, artistiche, archeologiche.

Basterebbe ricordare, fra l’altro,  che siamo stati Capitale d’Italia dal settembre del 1943 al febbraio del 1944, sede del Governo del Regno del Sud !

In qualunque altro luogo, avrebbero cercato di capitalizzare al massimo tale momento storico, esaltando in questo modo anche l’orgoglio e l’appartenenza cittadina.

Da noi non esistono tracce, testimonianze, riferimenti anche visivi e pubblicitari che ricordino il valore dell’evento.

Ogni tanto non guasterebbe rammentare innanzitutto ad i nostri concittadini, che Brindisi è una città millenaria dal passato illustre, conosciuta ed apprezzata sin dalla più remota antichità grazie anche al suo celebre porto.

Il turismo, sia pure circoscritto in ambiti culturali ed enogastronomici, oltre che nel settore croceristico,  potrebbe rappresentare un’attività importante per il rilancio della nostra economia, così come avviene in tanti altri luoghi dove è la primaria fonte di reddito e lavoro.

Il FESR, acronimo di Fondo Europeo di sviluppo regionale, sostiene appositi interventi in ambito locale e regionale ; spetta ai Comuni intercettare tali risorse.

Dalla progettualità Europea, l’Urbact City Logo, finalizzata allo sviluppo di sistemi di governance urbana, si offrono  nuovi strumenti tendenti alla creazione di un logo per la promozione delle città.

Anche Brindisi dovrebbe definire un brand, un marchio turistico promozionale, alla base di una nuova strategia di comunicazione, di un nuovo progetto di immagine cittadina, veicolata attraverso i social network, i canali multimediali, i video, i banner pubblicitari, oltre che sulle testate a livello nazionale e sulle riviste specializzate di settore.

Cominciamo a pensare a tutto quello che abbiamo e che potremmo proporre  : dal nuovo e bellissimo lungomare, alle colonne romane, passando per Piazza Duomo, con il suo splendido museo archeologico F. Ribezzo, la loggia Balsamo, la biblioteca arcivescovile Annibale De Leo.

E proseguendo il Palazzo Granafei Nervegna, l’area archeologica di San Pietro degli Schiavoni sottostante il Teatro Verdi, il tempio di San Giovanni al Sepolcro….le chiese ….. uno splendido porto ed un aeroporto internazionale…potremmo continuare, ma ci fermiamo qui.

Inoltre, si organizzano e si svolgono  da anni degli eventi che richiamano in città migliaia di visitatori, basti pensare al Negroamaro Wine Festival , allo Snim., alla Regata Internazionale Brindisi-Corfu, al Medieval Fest.

Queste manifestazioni dovrebbero essere pubblicizzate e fatte conoscere in tutta Italia.

Ma,  che abbiamo da invidiare ad altre località anche vicine, pur rinomate ed apprezzate a livello turistico?

La  risposta è :  nulla!

Soltanto la nostra atavica incapacità a valorizzare ciò che abbiamo.

Il fattore ospitalità deve essere considerato fondamentale, così come la cura dell’immagine di tutto il centro cittadino, oltre che dei servizi di accoglienza ed informazione .

“ Quanto è bella Brindisi “ , questa esclamazione l’abbiamo sentita tante volte pronunciare da tanti turisti e visitatori in giro per la città.

Già è proprio vero. Una gran bella città, forse un po troppo  trascurata.

Ma, come disse qualcuno … non è mai troppo tardi .

Sempre che ci sia davvero la voglia di voltare pagina e far correre Brindisi verso quelle mete che le competono.

 

 

 

                                                             Francesco Buongiorno

 

 

 

 

 

3 Commenti

  1. Commento per alcuni versi condivisibile, ma finché i migliori resteranno a pensare al loro piccolo orticello le cose non cambiarenno e a governarci saranno sempre i peggiori

  2. DA QUELLO CHE SI VEDE CHI CI GUADAGNA COL TURISMO BALNEARE, SONO SOLO I TOPI D’AUTO, TUMORI DEL TURISMO. E’ UNO SCHIFO. KM DI COSTA INACCESSIBILI E PERICOLOSI ED IN MANO AI MALVIVENTI CHE PULLULANO IMPUNITI; MANCA L’IMPRENDITORIA GIOVANE, MANCA LA CULTURA DELLA LEGALITA’. LASCIATE PERDERE: A BRINDISI POSSONO ATTECCHIRE SOLO L’INDUSTRIA PESANTE, LA DELINQUENZA ED I TUMORI.

  3. Anche io ci credo.
    Condivido l’analisi del Sig. Buongiorno e aggiungo che bisogna partire invece dal turismo balneare. I turisti del Nord Europa, in particolare, hanno bisogno di stare in spiaggia tutto il giorno. Il nostro mare,il sole sono per loro fonte di vita. Possibile che non si riesca ad ospitarli?
    Penso che i Brindisini farebbero bene a guardarsi intorno, invece di guardare l’erba del vicino,che ritengono più verde. Chissà perchè poi.Parlo per esperienza personale: ho ospitato a Brindisi studenti, docenti, provenienti da varie parti del Mondo e tutti hanno sempre apprezzato Brindisi. Molti tornano con famiglie e amici. Credo che conoscano questa città molto di più di chi ci vive. Ai Monumenti aggiungo i Castelli e la Fontana Tancredi, di cui tutti dovremmo occuparci di più, prima che siano solo un ricordo.

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