Bufera IPI, parla la sorella dell’assessore Iaia: “Sono un’imprenditrice tra mille difficoltà”

BRINDISI- Indagine sull’istituto di vigilanza e sicurezza IPI, l’amministratrice Angela Iaia, sorella del assessore comunale Raffaele Iaia, si difende nel processo mediatico che la vede al centro delle cronache.

“I vari esposti e le vessazione che stiamo subendo a livello personale, e anche come società sono dettati sicuramente da invidie e gelosie, ed  è evidente che mirano a distruggere quanto è stato costruito in 30 anni di lavoro- dice-  Vengono mistificati i ruoli e le  persone che lavorano senza mettersi in mostra, ed modo gratuito così facendo vengono danneggiati anche aziende come in questo caso la IPI che opera sul territorio dal 1982”.

In particolare l’amministratrice chiarisce le modalità attraverso le quali l’Ipi si è aggiudicato  le commesse con il Comune di Brindisi: “Mi preme evidenziare, riguardo ai fatti apparsi sulla stampa riguardanti le commesse di lavoro che la IPI ha con il Comune di Brindisi   dalla data del 2011,  che la IPI in ATI ha partecipato a regolare gara d’appalto bandita nel 2010 che è  stata poi aggiudicata nel 2011.

 Nella gara su citata l’ATI di cui fa parte la IPI è risultata vincitrice a seguito dell’esclusione dell’altra ATI   che aveva partecipato alla suddetta gara,  in quanto erano stati riscontrati dei sostanziali errori.

Successivamente tale gara, a seguito di ricorso dell’ATI esclusa, è stata rivista dal Tribunale, TAR e Consiglio di Stato che ha confermato validi i motivi di esclusione pertanto l’ATI dove e inclusa la IPI rimaneva  aggiudicataria”.

Alla luce di tutto questo, così come bando prevedeva l’Ipi ha ottenuto anche l’affidamento (come per legge)di ulteriori servizi di pari importo fino alla durata del contratto di appalto, il bando su citato è visibile sui siti degli uffici pubblici.

Sul ruolo del fratello, l’assessore Raffaele Iaia, l’imprenditrice sottolinea: “ Mi preme precisare che, nel periodo in cui è stata bandita la gara,  Raffaele Iaia non era, e non è,  più socio della IPI srl inoltre non era né consigliere né aveva altri incarichi istituzionali già dal 2009. Dal subentro in giunta, alla fine di febbraio 2013,  di mio fratello Raffaele Iaia gli affidamenti di servizi alla IPI sono notevolmente diminuiti,   fatto riscontrabile dalla documentazione in atti a questa società. Di contro però si sono registrati  esposti e vessazioni nei miei confronti e nei confronti della IPI srl, avente  il chiaro fine di arrecare il maggior danno possibile a questa società”.

Angela Iaia così nell’attesa che la giustizia faccia il suo corso si sfoga : “sono anche io un imprenditrice che ogni giorno si barcamena tra mille difficolta’ ”.

BrindisiOggi

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