Cannalire: “Mi hanno detto di dimettermi, dopo l’indagine con Antonino non ci siamo più sentiti”

BRINDISI- L’avviso di garanzia gli aveva tolto la tranquillità, l’assessorato alla Programma Economica e l’entusiasmo a fare politica. Dopo 16 mesi l’inchiesta  aperta a suo carico per abuso d’ufficio è stata archiviata, il gip ha accolto la richiesta dei pm, perché non vi sono stati ravvisati estremi di reato. Francesco Cannalire, consigliere comunale Api, ex assessore della giunta Consales all’indomani della notizia dell’archiviazione convoca una conferenza stampa. “Devo questa conferenza stampa alla mia famiglia- dice l’ex assessore- sono stati 16 mesi difficili, dove ho sempre cercato di dimostrare la mia innocenza anche dopo la gogna mediatica. Avevo perso l’entusiasmo, ho pagato forse per la mia inesperienza, perché volevo fare tanto. Al di là di tutto non ce l’ho con nessuno, ringrazio i magistrati per l’equità e la correttezza e la guardia di finanza, e non ho alcun rancore per chi ha  presentato l’esposto, come pubblico ufficiale (ce l’ha con il componente del comitato portuale Teo Titi) ha fatto bene a sollevare i suoi dubbi”.

In realtà anche se non lo dice esplicitamente, a Cannalire è pesato lasciare il suo incarico da assessore alla Programmazione economica durato meno di un anno. “Mi sono dimesso per due ordini di ragioni: la prima personale perché avevo perso la serenità, la seconda perchè ho avuto sollecitazioni, qualcuno mi ha detto che avrei potuto creare problemi alla giunta”.

Cannalire afferma di non avere rancori. “Dopo 16 mesi è inutile averne- aggiunge il consigliere comunale-ora spero di ritrovare l’entusiasmo”.

Oltre a Cannalire è arrivata l’archiviazione anche  per l’ex sindaco Giovanni Antonino, l’imprenditore, allora vice presidente  dell’Asi Mimmo Convertino e il segretario generale dell’Autorità portuale Del Nobile.

Ritiene di aver pagato per questa sua amicizia con Antonino? Gli chiede un giornalista. Cannalire risponde: “Ritengo abbia avuto una certa importanza nella vicenda, ma poi le indagini mi hanno dato ragione. Qualcosa però è cambiato, dal 19 settembre, giorno in cui ho ricevuto l’avviso di garanzia, la nostra amicizia si è affievolita.  Non conosco le ragioni. Per il bene di entrambi non ci siamo più sentiti”

Lu.Po.

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