Cannalire:” Sul programma si farà la futura coalizione, le primarie non sono scontate e liste pulite”

BRINDISI- Dopo due anni di commissariamento il Pd elegge il suo segretario cittadino con una candidatura unitaria, un messaggio costruttivo per un partito che negli ultimi tempi si era distinto per litigi e frammentarietà. La scelta  è caduta su Francesco Cannalire, ex consigliere comunale, ed ex assessore della prima giunta Consales. Approdato nel Pd da circa un anno e mezzo.

Da dove intende ripartire e con quale metodo?

“ Bisogna  partire  con la costituzione di un grosso gruppo di lavoro per superare quel messaggio di  partito rissoso frammentario dato negli ultimi anni.  Chi ora è nel Pd di Brindisi  ha raggiunto un equilibrio. Tutti dobbiamo rinunciare a qualcosa per guadagnare in compattezza e credibilità, evitando gli scontri,  e cercando di mediare sempre.  Il congresso unitario ha dimostrato che  tutti siamo entrati in questa ottica”

Tra circa dieci mesi Brindisi andrà al voto, come intende il Pd affrontare questo importante appuntamento alla luce anche della precedente sconfitta.

“La questione  del sindaco è prematura. Bisogna prima sedersi per capire da qualche piattaforma  programmatica partire. Cercheremo prima di comunicare e  costruire nel gruppo della minoranza  una piattaforma programmatica. Una cosa è certa sul programma si farà la coalizione. E con questa si sceglierà il metodo per scegliere il candidato sindaco”

Quindi non date per scontato le primarie?

“Lo sceglierà la futura coalizione”

 A livello nazione si ipotizza anche un accordo tra Pd e Forza Italia. E’ possibile prevedere un accordo simile anche a Brindisi?

“Anche per il congresso cittadino abbiamo inteso tenere fuori le questioni nazionali superando le correnti, sarà uguale anche per le future elezioni. Ripeto:  la questione è tutta sul programma. Ed è su quello che si sceglieranno gli alleati.”

Nella scorsa elezione la commissaria Antonica si era vantata di aver rinnovato la lista del Pd giustificando in qualche maniera anche i numeri della sconfitta. Ma poi il partito ha perso per strada uno dei due consiglieri eletti. Come intendete affrontare la questione liste.

“Sarà fondamentale la scelte delle persone sulle cui gambe cammineranno idee e valori del partito. Devono sottoscrivere la carte dei valori. Persone chiacchierate non troveranno spazio nel Partito democratico. Avremo una grossa responsabilità di individuare persone per bene, gente che  non abbia interessi personali da portare avanti. Non ci serve chi intende fare della politica un mestiere, e nella scorsa legislatura diverse  sono state le persone che hanno pensato di utilizzare l’incarico politico per  interessi piegati al particolare. Liste pulite, lo pretenderemo anche dagli avversari.

Alcuni esponenti del Pd che erano stati espulsi, come Luciano Loiacono alle precedenti primarie hanno dimostrato di voler tornare. Come vi comporterete?

“Lo statuto del Pd  parla chiaro: chi si è candidato ed ha sostenuto forze all’opposizione del partito è fuori per minimo due anni. E poi è evidente che la frammentazione e la rissosità che hanno caratterizzato il Pd negli ultimi anni sono stati  gli elementi caratterizzanti anche dell’amministrazione Carluccio. Questo vorrà pur di qualcosa.

Nel futuro di Brindisi oltre alle attuali vertenza occupazionali bisognerà affrontare anche il passaggio dal carbone alle rinnovabili con la dismissione della centrale di Cerano che conta almeno mille addetti tra diretti e indotto. Quale ruolo avrà il Partito democratico?

“ Si tratta di questioni complesse che  non si posso risolvere con una riunione di partito. Serve compattezza con tutte le sensibilità del territorio per trovare una soluzione e cercare di far  convivere rispetto per  ambiente e lavoro.  Come Partito democratico ci faremo portavoce al governo centrale e alla regione affinchè il territorio non venga lasciato solo. Il ministro De Vincenti ha già mostrato sensibilità sui temi di Brindisi con la istituzione di  tavolo interistituzionale, che chiederemo sua allargato anche ai movimenti dei cittadini.”

Lucia Portolano

 

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