Cara come centro pre Covid, Rossi: “Non siamo d’accordo, il Governo non ci ha informati”

BRINDISI- Il trasferimento di ottanta migranti a rischio contagio Covid nel centro Cara di Restinco , anche il sindaco di Brindisi contesta la decisione del Governo, Rossi: “Nessuno ci ha chiesto nulla”. I  migranti sono sbarcati in questi giorni lungo la costa italiana, sono arrivati in autobus. Tra loro ci sarebbero 25 casi sospetti. La Asl di Brindisi proprio in queste ore sta facendo i tamponi. ” Il Governo italiano ha deciso di rendere il Cara di Restinco, come altri centri, di renderli centri per la quarantena di migranti di giungono in Italia, è una decisione non ci è stata comunicata dal Governo italiano, è una decisione sulla quale non siamo d’accordo, non siamo d’accordo anche per il metodo. Penso che queste decisioni così importanti debbano essere concordate con le autorità locali, con i sindaci dei Comuni che si trovano a governare questa situazione. Abbiamo chiesto spiegazioni in Prefettura, ci dicono che ci sono  80 tunisini giunti ieri, tutti negativi ai test sierologici. Oggi la Asl sta effettuando i tamponi e sorveglierà la situazione nei 14 giorni di sosta dei migranti prima di essere smistati in altri centri. Ma il problema è che il territorio non può subire le decisioni senza essere coinvolto. E su questo noi manifesteremo il nostro dissenso su come queste scelte vengono operate. Nel frattempo voglio rassicurare i cittadini”.

 

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