Carico con capretti di dubbia provenienza, scatta la denuncia e il sequestro

LATIANO – Blitz dei Carabinieri Forestali della Stazione di Ceglie Messapica, lungo la superstrada Brindisi-Taranto, nei pressi di Latiano, dove hanno fermato un camion carico con 13 capi di caprini.

Al controllo, il trasportatore non aveva con sé il prescritto “Modello 4” per gli animali da allevamento; l’ autocarro, invece, era regolarmente allestito ed autorizzato per il carico di animali vivi.

Con l’ ausilio del veterinario dell’ ASL, si è constatato che gli animali erano sprovvisti del marchio auricolare, ove è impresso il codice aziendale di appartenenza, per risalire quindi all’ anagrafe di ciascun capo, ed a tutte le informazioni ad esso correlate (soprattutto lo stato e profilassi sanitaria).

Non essendo stato possibile, da parte del trasportatore, un 54enne di Torre Santa Susanna, attestare la detenzione degli animali, la provenienza e tanto meno la destinazione, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Brindisi ai sensi dell’ art. 712 del codice penale (“acquisto di cose di dubbia provenienza”). Allo stesso è stata anche comminata una sanzione amministrativa per mancato rispetto dei divieti di cui al decreto-legge n. 19 del 25 marzo 2020 in materia di prevenzione epidemiologica da virus COVID-19, effettuando uno spostamento non giustificato.

I capi sono stati sottoposti a sequestro amministrativo cautelare, ai sensi dell’ art. 13 della legge n. 689 del 1981, ed affidati in custodia ad un impianto di stabulazione individuato dall’ ASL, nei pressi di Ostuni.

I Militari, intanto, proseguono le indagini per appurare se gli animali fossero di illecita provenienza e, soprattutto, se destinati alla macellazione clandestina, fenomeno che solitamente registra un incremento in prossimità delle festività pasquali, legato al tradizionale consumo di ovicaprini.

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