Case al Paradiso pronte tra 10 mesi, serve un bando per l’assegnazione, Il Comune chiede per Parco Bove

BRINDISI- (da il7 Magazine) Spuntano già lungo la  strada che scorre in via Torretta al quartiere Paradiso. Le fondamenta sono state gettate, ci sono gli scheletri delle quattro palazzine che il Comune sta realizzando con i soldi finanziati dalla Regione. Se non dovessero esserci intoppi, entro dieci mesi, saranno pronte le 50 abitazioni  destinate all’emergenza abitativa a Brindisi. Si tratta di una spesa di quasi 6milioni di euro, 5 milioni arrivati della Regione e 990mila euro di risorse comunali ottenute  grazie ad un mutuo.

Il progetto fu presentato a giugno 2015 dall’allora assessore ai Lavori Pubblici Cosimo D’Angelo, poi i lavori furono messi a gara. Le opere sono state affidate alla ditta New House, dell’ex calciatore della nazione,  Antonio Benarrivo, che finita la carriera calcistica è tornato in città per intraprendere l’attività di imprenditore edile.

Il cantiere è all’opera. Gli operai e i mezzi sono a lavoro. La fine dei lavori è prevista per il prossimo settembre. Appartamenti tra i 45 e 90 metri quadrati, da due ai quattro vani.  Sono stati  progettati in attuazione di un protocollo d’intesa tra Comune di Brindisi e Regione Puglia e rientrano nel piano nazionale di edilizia abitativa del 1 luglio 2009.

Alcune case saranno dotate di strutture per ospitare famiglie con componenti diversamente abili. Sui tetti saranno installati pannelli fotovoltaici per il riscaldamento dell’acqua.

Sulle cinquanta case di Tuturano puntano in tanti. Secondo una vecchia graduatoria, mai realmente ufficializzata, ci sarebbero ben 1200 famiglie brindisine  in attesa  di ottenere una casa comunale o popolare. Nuclei famigliari con bambini a seguito, e anziani in cerca di una casa. Ma anche  madri sole e padri separati.

Secondo una delibera di giunta, approvata durante l’amministrazione di Mimmo Consales, 28 degli alloggi delle nuove case al Paradiso sarebbe destinate all’emergenza abitativa di Parco Bove.  Cioè a quelle famiglie che vivono nelle baracche in largo Machiavelli,  le antiche stalle trasformate in case che dovranno essere abbattute. Ventotto furono allora le famiglie censite, anche se all’interno vivono più nuclei famigliari ai quali si sono aggiunti gli abusivi dell’ultima ora. Quelli che hanno occupato alcune baracche che erano state liberate nel 2014, quando furono date le prime case. Strutture che non erano state demolite e che sono state successivamente  occupate.

Le diposizioni della Regione prevedono però che per l’assegnazione delle abitazioni delle nuove palazzine il Comune di Brindisi indica un nuovo bando, con i requisiti richiesti per categorie speciali che hanno quindi i requisiti per accedere all’edilizia sovvenzionata.  Case quindi destinate a giovani coppie,  a famiglie con persone disabili e agli ultra 65enni.

Questo significa che tutti i 50 alloggi dovranno essere inserire in questo bando, non è previsto che vengano destinate ad altro.  L’amministrazione di allora fece i conti senza l’oste. Gli abitanti di Parco Bove oggi sono convinti che presto avranno una casa. Ma al momento non è proprio così.

A tal proposito il Comune di Brindisi qualche giorno fa ha inviato una richiesta alla Regione affinchè si possa ottenere una deroga per 28 case, così come previsto dalla delibera di giunta del 2014. Facendo fede a quella deliberazione andrebbero a bando solo 22 alloggi.

Non è detto che la Regione dia esito positivo a tale richiesta. La decisione spetta agli uffici regionali. Se la richiesta dovesse essere rigettata il Comune dovrà trovare un’altra sistemazione per 28 famiglie, oggi diventate almeno 37. Quelle baracche devono essere abbattute come previsto nella riqualificazione generale del quartiere Paradiso.

Lucia Portolano (per il7 Magazine)

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