Cda Città di Brindisi: un buco nell’acqua

BRINDISI – Niente di nuovo sotto il sole, il consiglio di amministrazione del Città di Brindisi è stato l’ennesimo buco nell’acqua di una stagione calcistica biancazzurra costellata di contraddizioni. Tutti presenti tranne il socio Enrico Sciacca, e quindi la pensata sembra essere stata quella di proporre a costui di assumere la guida della società, confermate le dimissioni di Galluzzo. Del nuovo amministratore se ne saprà il nome la prossima volta. Fra un altro mese in occasione della nuova riunione.

“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, un leitmotiv sempre verde quello di Tomasi di Lampedusa nel suo Gattopardo che si qui adatta alla perfezione. Il testimone della presidenza del Città di Brindisi passando di mano in mano, sempre che la proposta venga portata avanti e Sciacca accetti l’onere, produce l’effetto paralisi. Il tempo passa e nell’attesa che la soluzione arrivi da fuori e non da dentro – vedi improbabili nuovi finanziatori o rivolgersi al Tribunale per la nomina  del nuovo presidente  – si bisticcia e si prendono posizioni dure per poi modificarle, ma di fatto non succede nulla. Al momento per quanto è dato sapere, nel verbale sarebbe riportata la decisione di De Finis di lasciare le quote a costo zero,  perché non ci sarebbero più la condizioni per andare avanti e quella di Roma, che però non ha formalizzato la cessione dei suoi crediti al momento. Qualche parola grosse e il dito di qualcuno (pare proprio De Finis che ha lasciato anzitempo la riunione) puntato sulla cattiva politica dell’amministrazione pubblica che v0rrebbe far morire il calcio in città con un suo disegno precostituito. In una situazione simile l’unica nota positiva è che il calcio che scende in campo la domenica non ha ancora tirato i remi in barca. E dopo essere stati anche senza allenatore, si ricorderà, nella scorsa stagione e medestima società, ora si continua senza presidente.

Car. Ve.

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