Cellino San Marco diviso tra impianti a biomasse e parchi eolici

CELLINO SAN MARCO- Da una parte c’è chi protesta contro l’eolico, dall’altra invece chi alza le barricate contro due centrali a biomasse che dovrebbero sorgere sul territorio. Cellino San Marco si divide in due fronti. Il comitato Respiriamo liberi si oppone contro i due progetti presentati al Comune di Cellino San Marco per la costruzione di due centrali a biomasse. Due le motivazioni alla base della protesta, il primo riguarda il numero di panelli fotovoltaici installati nelle  campagne tanto da far eleggere Cellino il primo Comune in Puglia per insediamenti fotovoltaico. A questo si aggiunge il prezzo già pagato dalla comunità per le emissioni della centrale termoelettrica di Cerano.

Un territorio- dicono dal comitato- che ha già dato troppo in termini energetici”.  La seconda motivazione riguarda le eccellenze di Cellino luogo caratterizzato da colture di prestigiosi  di vini Doc con  insediamenti turistici come Curtipetrizzzilandia.

Il comitato sulla questione ha incontrato l’onorevole brindisino Toni Matarrelli che ha espresso la sua contrarietà agli impianti, e ha confermato sostegno alla lotta degli ambientalisti affinchè sia messo un freno all’invasione dei terreni agricoli.

Intanto domani pomeriggio presso la sala di Cantine due Palme a Cellino San Marco si terrà una manifestazione contro l’insediamento di un parco eolico, circa 601 torri .

Due fronti diversi, due battaglie diverse per un territorio che ha già dato tanto.   

Brindisioggi

1 Commento

  1. Una precisazione: le stesse persone che a Cellino stanno protestando contro il parco eolico, dall’altro hanno presentato il progetto per una centrale a biomasse. La Cantina Due Palme ha infatti dichiarato che fotovoltaico ed eolico danneggiano l’immagine del vino salice santino Dop! Noi invece chiediamo: la combustione di biomasse e di sottoprodotti di origine animale (come previsto dalla tabella 1A del DM 06/07/2012 alla quale il loro progetto fa riferimento) come carcasse, sangue, stallatico, rifiuti di ristorazione, medicinali veterinari, elementi chimici… contribuirà, secondo loro, alla conservazione della qualità dei nostri vigneti e della nostra salute?

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