Cenoni e pranzi di Capodanno, pioggia di disdette. Il ristoratore: “Sessantasette cancellazioni, chiudo”

BRINDISI-  Cenoni e pranzi di Capodanno, pioggia di disdette. Il ristoratore: “Sessantasette cancellazioni, chiudo”. La recente impennata dei contagi da Covid e la stretta sulle misure preventive ha indotto molta gente a rinunciare al cenone e al pranzo di Capodanno. A Brindisi dopo l’insistente propaganda dei menù per la notte di San Silvestro, gran parte dei ristoratori hanno deciso di fare un passo indietro e annullare la serata del 31 dicembre e il pranzo del primo gennaio.

La conferma delle disdette arriva dai ristoratori brindisini che a pochi giorni dal Capodanno sono costretti a prendere decisioni drastiche. “Chiudo, non ho scelta- dice Angelo Filomeno del ristorante “Il Trullo”- abbiamo avuto 67 disdette per il pranzo di Capodanno. Mentre per il cenone avevamo già deciso di non fare nulla. Sono giorni difficili, c’è una corsa incredibile ai tamponi. La situazione è difficile”. Ma se c’è chi sceglie di chiudere c’è anche chi invece punta su altro.

Daniel Graziano con il suo ristorante Màma, inaugurato solo due settimane fa, ha deciso di dedicarsi al servizio d’asporto e di catering. “Saremo aperti sia il 31 dicembre che l’uno gennaio ma cucineremo solo su ordinazione- dice Daniel- abbiamo già parecchie prenotazioni per il servizio di catering e d’asporto. In realtà abbiamo avuto anche qualche richiesta, per lo più ragazzi, che vorrebbero cenare la sera di San Silvestro nel locale. Ma sinceramente non so se confermeremo, vista la situazione”. C’è molta prudenza in giro, quindi, sia da parte dei ristoratori che da parte dei clienti che a questo punto non sanno più quanto valga la pena rischiare in un periodo così complicato. Una cosa è certa, tutto questo avrà in ogni caso delle pesanti ripercussioni sul settore .

E’ per questo motivo che la  Fipe Confcommercio oggi chiede una aiuto concreto al governo. “Ecco perché  non esitiamo a chiedere al governo di dispensare misure urgenti come ad esempio le proroghe delle moratorie bancarie e della cassa Integrazione. Interventi che dovranno sostenere quei comparti che stanno soffrendo di più. Come la ristorazione nei luoghi turistici, quella legata agli eventi o alle feste private o le discoteche e i locali da ballo, letteralmente mortificati dall’ultimo provvedimento che li ha chiusi senza alcun preavviso fino al 31 gennaio”.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Saggia decisione il catering, non si rischia nei locali e non si crea assembramento, si spera che anche nelle case si adoperi un po’ di buon senso

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