Centrale Enel torna a pieno regime, on. Palmisano: “Il territorio penalizzato da scelte non condivise”

Documentario Norman Atlantic

INTERVENTO/ “Ancora una volta il territorio di Brindisi esce penalizzato da scelte non condivise. Ancora una volta si pensa a risolvere il problema dell’energia utilizzando il carbone, una fonte fossile, ancora sostenuta e difesa dalle forze di destra e di sinistra. Tutto ciò in contraddizione con gli obiettivi europei che prevedono la dismissione di tali fonti entro il 2050”. E’ quanto dichiara l’on. Valentina Palmisano (M5S) in seguito alla decisione del Governo della riattivazione a pieno regime della centrale Enel con l’utilizzo del carbone. “Noi del Movimento 5 Stelle abbiamo introdotto misure concrete per avviare il passaggio alle fonti rinnovabili, ma da quanto pare siamo gli unici ad avere a cuore la tutela dell’ambiente, della salute e il portafogli dei nostri cittadini. E non mi si dica che la riattivazione della centrale con utilizzo del carbone comporterà un ribasso del costo delle bollette. La soluzione al problema delle bollette passa per forza, come abbiamo sempre sostenuto, da uno scostamento di bilancio, con elargizione immediata a famiglie e imprese di aiuti concreti, e dalla regolamentazione dei mercati finanziari, al fine di evitare speculazioni. Il Governo Draghi non ha saputo gestire questa emergenza energetica e ora si ritrova a subirla sulla pelle anche dei brindisini. “Così come ha ribadito anche il Vicepresidente del Movimento Cinque Stelle, Mario Turco, è quanto mai fondamentale puntare su Superbonus 110% per riqualificare energeticamente gli edifici, su Superbonus energie imprese per le Pmi, su “Recovery energy europeo a sostegno dei paesi indietro sulle rinnovabili come l’Italia”. Resta però la preoccupazione sull’immediato futuro. “Purtroppo il territorio brindisino si ritroverà a non aver nessun sostegno in termini di minor costi nelle bollette e sarà sottoposto ad un nuovo sacrificio, ambientale, sociale, di salute, che non sarà mai quantificabile perché incide sull’intero capoluogo e le aree limitrofe. Ancora una volta tocca a Brindisi svendere il suo territorio per offrire un servizio alla nazione, in maniera del tutto errata. Ci sentiamo soli in questa battaglia della transizione ecologica, ma abbiamo la forza per portarla avanti: insieme a Livio de Santoli, candidato per il Movimento Cinque Stelle, e tra i massimi esperti in materia avvieremo – conclude l’on. Valentina Palmisano (M5S) – una concreta transizione che ci permetterà di uscire dalle fonti fossili, puntando sulle rinnovabili, con benefici anche per le nostre comunità pugliesi che hanno nel corso degli anni dato tanto in termini di salute e ricevuto ben poco da queste scelte miopi”.

On. Valentina Palmisano (M5S)

2 Commenti

  1. Al solito quelli dei M5S dimostrano come siano arrivati per gioco e per caso alla guida del paese essendo esperti solo di social. Il problema è come risolvere ORA la mancanza di approvvigionamenti energetici. Certo che fino al 2050 bisogna pensare ad una seria programmazione. Le fonti alternative? Eolico e solare? Ma se rompete le scatole voi e gli ambientalisti NOBRAIN perché – qui toglie la vista, nel mare uccide le cozze, il solare toglie superficie alle coltivazioni – di cosa andate cianciando? Speriamo che il 26 settembre la storia vi restituisca il posto che meritate.

  2. bisogna favorire e non osteggiare le “trivelle” ed i “rigassificatori”. solo così ne usciamo. altro che ambientalismo con le mani in tasca a chi stenta ad arrivare solo al 15 del mese. Lo Stato deve imporsi….imporsi…. ed ancora imporsi.

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