Ci scrive il piccolo Samuele: “Quando puliranno piazza Sapri? “

BRINDISI- “Mi chiamo Samuele ed ho 15 mesi. Mi piace moltissimo correre, camminare e stare all’aria aperta. Per questo la mamma mi porta in una piazzetta che si chiama “piazza Sapri” – quartiere S. Chiara, dove incontro tanti altri amichetti”. Inizia così la lettera inviataci da un piccolo lettore e che pubblichiamo. In poche righe la denuncia di una mamma che vorrebbe vivere e far vivere al proprio bambino gli spazi verdi della nostra città.  piazza sapri3

“Mi chiamo Samuele ed ho 15 mesi. Mi piace moltissimo correre, camminare e stare all’aria aperta. Per questo la mamma mi porta in una piazzetta che si chiama “piazza Sapri” – quartiere S. Chiara, dove incontro tanti altri amichetti”.Ultimamente ci andiamo spesso viste anche le belle giornate.piazza sapri3 Da circa dieci giorni però vedo la mia e le altre mamme molto preoccupate, ripetono in continuazione a me e agli altri bimbi di non toccare nulla, di non andare nell’erba alta, di non andare sulla giostrina pericolante a forma d’orologio..ma io mi annoio a starmene buono e fermo quando vorrei esplorare il mondo che mi circonda! La mamma mi dice che tutto ciò che tocco e provo a prendere da terra è sporco: lattine, mozziconi di sigarette, cartacce..gli escrementi degli animali non sono ancora riuscito a prenderli, ma ci sono anche quelli. piazza sapri4Forse in piazza Sapri non mi porteranno più, fin quando non puliranno..io sto crescendo, e vorrei farlo in modo pulito, sereno e sicuro..ma quand’è che puliranno il nostro piccolo luogo di incontro e di giochi?!”

Grazie da Samuele, i suoi amichetti, la sua mamma e le altre mamme.

BrindisiOggi

3 Commenti

  1. Tutto vero quanto detto dai due commentatori,ed io aggiungo che ci sono i cestini adiacenti alle panchine,il tabellone per prendere i sacchetti per gli escrementi dei cani,ma questo non basta se i presidi dei licei adiacenti non intervengono nei confronti dei propri studenti con un richiamo alla °educazione civile° nei comportamenti quotidiani e prima di entrare a scuola. Io li osservo tutti i giorni mentre accompagno mio figlio alla scuola elementare Don Milani
    attraversando Piazza Sapri. Lo scempio e’ giornaliero e
    la strafottenza e’ palpabile a vista.Maleducati non si nasce,ma lo si diventa.

  2. D’accordo con Fabio. Anche qui vale il detto “meglio prevenire che curare”. Ma per correggere ragazzi dai 15 ai 20 anni forse sarebbe utile dirottare su alcuni punti cruciali, come piazza Sapri, gli ausiliari del traffico. Qualche verbale in meno per mancato pagamento della sosta e qualche verbale in più per danneggiamento delle cose pubbliche non farebbe male.

  3. L’educazione parte dalle famiglie ma dovrebbe continuare anche a scuola. Dovremmo innanzitutto imparare a non sporcare e poi cercare di mantenere pulito il verde pubblico e non solo, ma tutti gli ambienti pubblici.
    Io sono un cittadino di Brindisi che vive a S.Chiara e ci passo tutte le mattine dal palchetto di piazza Sapri e posso garantire che in prima mattinata risulta pulito.
    Mi accorgo molto spesso però che a sporcare sono gli studenti che provengono dalla provincia e che sostano sulle panchine a consumare merende e focaccia.
    Poi gettano le carte per terra…..tanto…..non è casa loro.
    Ci vorrebbe un po’ più di controllo da parte dei vigili urbani e un po’ di sensibilizzazione a mantenere pulito da parte delle scuole superiori presenti in zona.
    Non è sempre il cittadino brindisino ad essere maleducato!

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