Circa duecento precari della sanità in marcia verso la Regione, la Cgil: «L’Asl stabilizzi i lavoratori»

BRINDISI – Il momento, per le Asl della regione, è di quelli delicati: tra pochi giorni ci saranno i cambi al vertice delle aziende e tra i corridoi dei palazzi della sanità si fa un gran parlare di nomi, sostituzioni e conferme. Non solo solo i posti dei dirigenti, però, a tenere banco in quest’ultimo scorcio del 2014. Sono circa 200 i lavoratori dell’Asl di Brindisi e della Sanitaservice, società in house dell’azienda sanitaria locale, il cui destino lavorativo è appeso a un filo. È la Cgil Funzione Pubblica a denunciare questa situazione portando a Bari, sotto i cancelli dell’assessorato regionale alle politiche della salute, il prossimo 3 dicembre, tutti gli interessati.

«L’Asl di Brindisi – scrive in un documento inviato agli attori interessati alla questione – non ha ancora provveduto a effettuare un piano delle assunzioni del personale precario e non si è nemmeno espressa sulla proroga dei contratti di lavoro dello stesso, in scadenza il 31 dicembre 2014. Nel frattempo, invece, si procede ad assumere personale dipendente a tempo indeterminato dalle graduatorie concorsuali esistenti, non stabilizzando i precari già in organico; il personale precario della società in house, Sanitaservice che si occupa del supporto amministrativo, il cosiddetto data entry, e il personale addetto al servizio di screening senologico, poi, vivono una situazione di grave disagio, essendo stati costretti a sottoscrivere contratti di lavoro a tempo determinato, nonostante prestino servizio in Asl, prima con le ditte appaltatrici e ora nella Sanitaservice, da più di un lustro». La Cgil spera con quest’azione di ottenere un interessamento da parte della Regione affinché stimoli il management dell’azienda a stabilizzare i quasi 200 precari che, stando così le cose, non possono guardare con serenità al futuro prossimo.

«La Cgil Fp ha molto apprezzato le politiche di questa giunta regionale in materia di lavoro, da sempre attente e vicine alle problematiche del precariato e mirate al suo superamento, attraverso la stabilizzazione di chi ha maturato i requisiti normativi per ottenerla. Grazie alle disposizioni adottate in questi anni, in molti hanno visto finalmente concludersi l’interminabile e dura stagione fatta di anni di snervante attesa e di rinnovi contrattuali periodici. Si è già avuto modo di condividere positivamente l’ultimo provvedimento con cui porterà alla stabilizzazione il personale precario delle agenzie regionali, degli enti, dell’autorità di bacino e della società in house della Regione Puglia. Si è trattato di una decisione virtuosa, dal marcato profumo di giustizia sociale, che contrasta anche quella parte politica sempre ostile ai processi di stabilizzazione, perché impegnata negli anni a produrre solo lavoratori precari, per tenerli imbrigliati e facilmente ricattabili. Tutto questo, ovviamente, fa molto piacere, al tempo stesso, però, deve impegnare tutti affinché il restante personale precario degli enti pubblici venga coinvolto nei processi di stabilizzazione».

BrindisiOggi

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