Colpito da un proiettile alla nuca, è morto il capitano dei carabinieri Gianbruno Ruello

BRINDISI – Non ce l’ha fatta: troppo gravi le condizioni del capitano dei Carabinieri Gianbruno Ruello, raggiunto da un proiettile alla nuca nella giornata di ieri (28 maggio) durante una gara di tiro dinamico in un campo di Oria.

Il capitano è spirato a poco più di 24 ore dal suo ingresso nell’ospedale Perrino di Brindisi: quando l’autoambulanza del 118 lo ha trasportato d’urgenza nel nosocomio brindisino, Ruello era già in condizioni gravissime. La lunga Gianbruno Ruello 2operazione di neurochirurgia cui è stato sottoposto e l’immediato ricovero nel reparto di Rianimazione non lasciavano speranze di ripresa.

L’uomo era impegnato a Oria, nella giornata di ieri (28 maggio) come direttore di gara in un appuntamento di tiro dinamico presso il Dynamico Shooting club.

Erano circa le 12.30 quando l’uomo è stato colpito alla nuca da un proiettile di una pistola Glock calibro 9×21 che lo ha centrato alla nuca. Ruello, tarantino oggi in servizio a Bari, è stato soccorso da un’autoambulanza del 118 che lo ha stabilizzato sul posto e poi trasportato a Brindisi, presso l’ospedale Perrino, dove è stato operato e poi ricoverato in rianimazione.

Sulla dinamica dei fatti indagano i carabinieri di Brindisi, subentrati a quelli della compagnia di Francavilla Fontana che per primi sono arrivati sul posto. Diversi gli accertamenti effettuati: si sta verificando se il colpo abbia colpito l’ufficiale direttamente o di rimbalzo. Dopo l’accaduto, il pm di turno, Raffaele Casto, ha disposto il sequestro del campo di tiro per il proseguimento delle indagini.

Il corpo del capitano Ruello è stato trasferito nella camera mortuaria dell’ospedale Perrino.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Ricordo Bruno ai tempi di quando uscivamo assieme in autoradio un compagno dolce e pieno di attenzione per i collega che aveva a fianco sempre gentile con tutti mi restera’ sempre nel mio cuore.

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