Corte d’Appello conferma ergastolo e aggravante terroristica per Vantaggiato

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La vittima dell’attentato del 19 maggio 2012, Melissa Bassi

LECCE – Ad un anno esatto dalla sentenza di primo grado, e a due anni dalla strage davanti la scuola ‘Francesca Morvillo Falcone’ di Brindisi, la Corte d’Assise d’Appello di Lecce ha confermato l’ergastolo e l’isolamento diurno per 18 mesi a Giovanni Vantaggiato di 70anni, l’imprenditore di carburanti di Copertino (Lecce) reo confesso dell’attentato del 19 maggio 2012 dove morì la studentessa di Mesagne, Melissa Bassi, di 16 anni e altre nove persone rimasero ferite. La Corte ha ritenuto sussistente l’aggravante della finalità terroristica nella strage. Intanto, l’avvocato Franco Orlando, aspetta di parlare con Vantaggiato, prima di decidere se procedere con il ricorso in Cassazione.

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Da sinistra: l’avvocato Fernando Orsini, Rita e Massimo Bassi

“Giustizia è fatta, ma non basta. Nessuno ci ridarà mai più nostra figlia” sono le parole dei genitori di Melissa, Rita e Massimo Bassi, dopo la lettura della sentenza di secondo grado. E’ stato condannato al massimo della pena Giovanni Vantaggiato, l’uomo col telecomando in mano che sabato 19 maggio 2012 fece brillare la bomba che aveva posizionato durante la notte in un bidone blu della raccolta differenziata sul marciapiede  a pochi metri dall’ingresso principale della scuola superiore brindisina. Erano le 7.52 di quel tremendo sabato mattina di due anni fa. Gli studenti si recavano sui banchi di scuola aspettando con fervore l’arrivo dell’estate quando improvvisamente l’esplosione del grosso ordigno fece tremare il mondo intero uccidendo una ragazza innocente: Melissa Bassi di 16 anni.

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La lettura della sentenza di primo grado

Oggi, è arrivata la condanna di secondo grado per Giovanni Vantaggiato, ad un anno esatto dalla lettura della sentenza di primo grado della Corte d ‘Appello di Brindisi. La Corte d’assise d’appello di Lecce presieduta da Rodolfo Boselli, a latere Antonio Del Coco, si è ritirata in camera di consiglio poco dopo le 13 di questa mattina per emettere la sentenza d’appello nei confronti di Giovanni Vantaggiato.

Il pg della Corte d’Appello di Lecce, Antonio Maruccia, nel corso della requisitoria incentrata esclusivamente sulla sussistenza dell’aggravante della finalità terroristica al reato di strage aveva chiesto conferma dell’ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi per Vantaggiato. Richiesta che è stata accolta al cento per cento.

“Tutti noi abbiamo subito quell’atto – ha detto durante l’udienza il pg Maruccia – il terrorismo è un metodo, non un fine. Ci può essere un’azione più naturalmente terroristica, eccessiva, gratuita, spietata della collocazione di 45 chili di esplosivo alle 8 meno un quarto davanti ad una scuola quando c’è quel via vai di persone?” ha chiesto Maruccia, approfondendo la definizione di atto terroristico come atto “idoneo potenzialmente ad arrecare grave danno al Paese, inteso come comunità e istituzioni insieme”.

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La scuola ‘Francesca Morvillo Falcone’ di Brindisi dopo la bomba

L’attentato del 19 maggio 2012 davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi fu, secondo il pg della Corte d’assise d’appello di Lecce, un “gesto contro la giustizia” non messo in atto davanti al tribunale di Brindisi solo per “vigliaccheria”.

Mentre il legale di Vantaggiato, Franco Orlando, nella sua arringa ha chiesto ai giudici di riconoscere l’insussistenza dell’aggravante della finalità terroristica dell’attentato: “l’aggravante della finalità terroristica non può essere utilizzata strumentalmente per dipingere Vantaggiato come un terrorista”, ha rilevato. “Che l’azione di Vantaggiato abbia quelle connotazioni tali da imprimerle quella gravità intrinseca, è una circostanza che questa difesa non discute. Ma l’aggravante – ha concluso il difensore – è stata contestata dalla Dda di Lecce per avocare a sè indagini distogliendo il giudice naturale (il tribunale di Brindisi, ndr). È stata una carenza di equità sostanziale nella gestione del processo”.

I giudici hanno riconosciuto i risarcimenti alle parti civili: tra gli altri il Ministero dell’Istruzione, la scuola Morvillo Falcone, la Regione Puglia, la Provincia e il Comune di Brindisi, oltre alle nove persone rimaste ferite nell’attentato, tra passanti e studenti. Al momento della lettura del dispositivo della sentenza era presente in aula anche il procuratore generale presso la Corte d’Appello di Lecce, Giuseppe Vignola, al fianco del sostituto pg Antonio Maruccia che ha sostenuto l’accusa, chiedendo la conferma della sentenza di primo grado, con particolare riferimento all’aggravante della finalità terroristica della strage. L’imputato Giovanni Vantaggiato non era presente al momento della lettura del dispositivo. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.

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Da sinistra: Azzurra Camarda e Selena Greco

Nell’aula bunker del carcere Borgo San Nicola di Lecce dove si è svolta la terza udienza del processo, Giovanni Vantaggiato, era assente. Mentre in aula c’era la migliore amica di Melissa Bassi, Selena Greco, che pochi mesi fa si è tatuato sul braccio sinistro il nome e la data di nascita  della sua cara amica. Inoltre, erano presenti i genitori della studentessa scomparsa, Massimo e Rita Bassi. Manca, invece, Azzurra Camarda, una delle cinque studentesse ferite gravemente durante l’esplosione di due anni fa perché sta sostenendo la terza prova scirtta dell’esame di maturità nell’istituto ‘Morvillo Falcone’.

Massimo e Rita hanno poi ascoltato la lettura del dispositivo tenendosi per mano. “Tutta l’Italia – ha detto Massimo Bassi – ci è stata vicina in questi due anni, non ci ha mai abbandonato. Hanno dimostrato tutti di avere un gran cuore”.

Maristella De Michele

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