Consales a D’Attis: “Non sapevo nulla del sopralluogo ad Autigno, basta con le guerre di campanile”

BRINDISI- «Mauro D’Attis deve sapere che l’unica cosa che puzza sono le sue insinuazioni che tendono a ricreare in città un clima dei veleni al cui interno più di qualcuno, in passato, ha sguazzato liberamente». Lo afferma il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, in riferimento alla polemica innescata dal capogruppo del Pdl, Mauro D’Attis, sulla vicenda della discarica di contrada Autigno. Non conosce festività e ferie d’agosto l’ultima controversia che sta animando il palazzo di città di Brindisi. Non si è fatta attendere la replica del primo cittadino che, a poche ore dalle accuse di D’Attis, ha risposto per le rime al suo oppositore.

«D’Attis si lamenta di non aver saputo nulla del sopralluogo effettuato nella discarica di contrada Autigno dai consiglieri comunali di San Vito dei Normanni. Anche io ho appreso dalla stampa la notizia di questo sopralluogo e ho già chiesto chiarimenti agli uffici comunali competenti – spiega il sindaco – In realtà, però, non c’è nulla di strano se i consiglieri di un comune confinante vogliono visionare l’impianto, così come non ci sarebbe nulla di strano se analoga richiesta giungesse dai consiglieri comunali di Brindisi». Tutto in regola, insomma. Almeno secondo Consales.

Il sindaco, comunque, ha ammesso di essere stato lasciato all’oscuro del sopralluogo al pari del capogruppo Pdl, circostanza che, evidentemente e comprensibilmente, Consales vorrà chiarire coi suoi funzionari. L’altra questione sollevata da D’Attis nel suo j’accuse ferragostano riguarda il conferimento nella stessa discarica di Autigno dei rifiuti provenienti dalla provincia di Bari. «Quanto al conferimento di rifiuti dei comuni del sud barese nella stessa discarica – argomenta Consales – D’Attis sa bene che la decisione spetta alla Regione Puglia, e non al Comune, nell’ambito della gestione complessiva dell’emergenza rifiuti su base regionale e sulla base di un rapporto solidaristico tra i vari territori. Io ho solo deciso di non opporre ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per senso di responsabilità e anche perché sono profondamente convinto che nessun problema si risolve con la guerra di campanile a cui proprio D’Attis è tanto legato». Consales, quindi, passa al contrattacco, accusando il leader dell’opposizione in consiglio comunale di campanilismo dannoso per il territorio. Il sindaco approfitta della nuova polemica imperniata sula sopralluogo del 14 agosto nella discarica di Autigno per togliersi qualche sassolino dalla scarpa che da qualche mese, evidentemente, si porta dietro.

«Questa visione così miope della realtà si è già manifestata in consiglio – ricorda il primo cittadino – quando D’Attis ha prospettato una guerra nei confronti degli altri porti di Puglia per far risorgere il porto di Brindisi. Esattamente l’opposto di ciò che caratterizza qualsiasi moderna visione di sviluppo dei territori che va inquadrata in una proficua collaborazione e nella nascita di un ‘sistema Puglia’ che ha già prodotto risultati eccezionali per la notevole crescita dell’aeroporto di Brindisi. Ed è sempre ispirato a una guerra di campanile l’ostracismo di D’Attis nei confronti di un’unica candidatura salentina per la Capitale europea della cultura». Le riflessioni di Consales sulla questione si chiudono con quella che pare essere una profezia. «Per tornare ai rifiuti, da parte dell’amministrazione comunale non esiste nessuna inerzia. Abbiamo solo evitato che scoppiasse una emergenza rifiuti in Puglia. Il tutto senza creare alcun danno alla comunità brindisina. D’Attis ricordi, infine, che un giorno potrebbe accadere anche a noi di aver bisogno di usufruire della solidarietà altrui…».

 Maurizio Distante

 

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