Consales sbotta: ” Haralambides permaloso e incapace di comprendere la gravità della situazione”

Documentario Norman Atlantic

BRINDISI-  Non ci sta il sindaco Consales alle dichiarazioni di Haralambides e dopo due ore dalle lettera aperta del presidente dell’Autorità portuale, il primo cittadino invia la sua replica, accusa il professore greco di essere permaloso e incapace di capire la gravità dei fatti. Ecco integralmente la risposta di Mimmo Consales

“Trovo sorprendente che per parlare del futuro e della gestione del porto si debbano fare i conti con un presidente dell’Autorità Portuale permaloso e incapace di comprendere la gravità della situazione in cui versa la struttura portuale brindisina.

Il massimo esponente dell’Autorità Portuale  dimentica di riferire che per senso di responsabilità, per ben due volte, il sottoscritto si è preoccupato di far rinviare il voto sul bilancio in quanto era scontata una bocciatura che avrebbe determinato rischi gravissimi per il futuro dell’ente. Quanto ai quesiti posti mi auguro che nella prossima seduta del comitato portuale arrivino delle risposte soddisfacenti per chi ha posto gli interrogativi. Io, in ogni caso, non facevo riferimento al bilancio parlando dei costi aggiuntivi per il personale la cui responsabilità, come ho già chiarito, non è certamente di Haralambides. Ho chiesto, invece, che qualcuno chiarisca tra chi sono state distribuiti centinaia di migliaia di euro e sulla base di quali motivazioni legati a risultati operativi raggiunti. So bene che non si può tornare indietro ma questo lavoro è finalizzato a chiarire se è stato fatto tutto secondo regole e soprattutto se ci sono le  condizioni per invertire la rotta per il futuro in un periodo in cui tutti gli enti stanno operando tagli di notevoli proporzioni per fronteggiare la crisi attuale. Il tutto, ovviamente, a partire proprio dal Comune di Brindisi. Al presidente, pertanto, ho chiesto che si parli in trasparenza dell’argomento in comitato portuale, con tanto di nomi, cognomi e importi percepiti e allo stesso tempo che si dia vita ad un gruppo di lavoro all’interno del comitato delegato ad affrontare questo argomento. Haralambides contesta anche il crollo dei traffici e parla di nuovi investimenti infrastrutturali che anche lui sa bene di non poter portare a termine per ritardi progettuali e per la scarsa utilità di alcune di queste opere anche alla luce delle nuove esigenze portuali.

Vicenda segretario generale: Haralambides ha dapprima proposto il nominativo di un professionista che sarebbe venuto a Brindisi per dichiarare guerra la porto di Bari e non per raggiungere l’auspicabile obiettivo della perfetta integrazione tra i porti pugliesi proprio allo scopo di superare la crisi. Tramontata questa ipotesi grazie ad una corale presa di posizione del Comitato, mi sono fatto dire da Haralambides quale era la sua idea per un altro candidato. Mi ha fatto il nome di un professionista molto stimato a livello nazionale e da quel momento ho fatto di tutto, spendendomi anche in prima persona, per convincerlo a venire a Brindisi. Se questo non è avvenuto mi auguro che sia per ragioni personali e no per il timore di dover lavorare in un ente caratterizzato da crisi, perdita di finanziamenti e da atteggiamenti cangianti da parte di chi lo guida. Ho cercato il presidente nei giorni scorsi proprio per individuare l’ennesima soluzione al problema. Non sono stato fortunato, ma riproverò al mio rientro in sede. Infine, il confronto pubblico. Sono pronto ad incontrare Haralambides  in ogni sede e alla presenza di giornalisti e addetti ai lavori. Quello che sfugge al professionista greco, però, è che lui non può limitarsi ad ascoltare. Dovrà proporre soluzioni operative, idee progettuali per futuro e un piano industriale particolarmente dettagliato per poter traguardare lo sviluppo del porto integrato in quello più complessivo della città di Brindisi. Se ci saranno questi presupposti  Haralambides     potrà contare ancora una volta sul sostegno del sindaco. In caso contrario, sarò il primo a non fare sconti a chi, con atteggiamenti a dir poco strani, impedisce all’Autorità Portuale di Brindisi di trasformarsi da un ente inutile ad un propulsore dello sviluppo”.

BrindisiOggi

 

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