Consiglio comunale discute del polo energetico, gli RSU chiedono un confronto

BRINDISI-  Gli RSU della Centrale Edipower di Brindisi chiedono al sindaco di Brindisi, Mimmo Consales e al Consiglio comunale un confronto sullo sviluppo sostenibile, industriale, portuale e produttivo in genere del territorio  che tenga conto  di contesti complessivi dei vari settori.

Domani, 30 settembre, è stato convocato il consiglio comunale, visto l’orario, le nove del mattino, molti lavoratori diretti e dell’indotto impegnati sui propri posti di lavoro non potranno partecipare come auditori.  L’assise discuterà tra i vari punti all’ordine del giorno proprio del Polo energetico brindisino, problematica che in qualche modo potrebbe pregiudicare il loro futuro e la presenza industriale sul territorio.

Gli RSU sono preoccupati e dicono: “Una discussione che rischia di non tener conto alcuno di quanto già depositato presso il Ministero dell’ambiente da parte di Edipower, sulle prescrizioni ambientali imposte dall’Autorizzazione Integrata Ambientale dello scorso settembre ’12 e contenute in un crono-programma di realizzazioni impiantistiche necessarie per la riduzione dell’impatto ambientale. Una discussione che rischia, di anticipare una valutazione sul conseguente progetto che la Società si è impegnata a presentare al Ministero dell’Ambiente in queste settimane, nel quale si annuncia un ulteriore ridimensionamento del sito produttivo e un nuovo assetto industriale”.

La discussione dell’assise quindi  rischierebbe, a loro avviso, di non tenere nella giusta considerazione in un’ottica di soluzioni concrete il futuro occupazionale degli attuali occupati diretti e dell’indotto.

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. Come al solito ritorna il ricatto occupazionale,se vuoi lavorare devi sottostare ad un inquinamento spropositato vedi Taranto.vorrei ricordare che da decreto di Stato quella centrale doveva chiudere nel 1996 ,poi inspiegabilmente ha continuato a funzionare fino ad oggi,la soluzione per i lavoratori e`semplicissima venire assorbiti come lavoratori dell”enel di cerano,in questo modo avremo salvaguardato i lavoratori e la “cara enel”avrebbe dato un aiuto reale alla comunita`,non una semplice sponsorizzazione alla squadra di basket!

    • Caro Massimo, se fossi un po’ più informato e meno accecato dall’integralismo ambientale, sapresti che la centrale Edipower funziona in virtù di un Decreto Ministeriale autorizzativo, che ha dei limiti di emissione molto restrittivi, che brucia carbone senza tenore di zolfo, che occupa 250 addetti tra diretti e indiretti, che Enel Produzione ha 3500 esuberi sul territorio Nazionale ed in ultimo, non per importanza, che Brindisi non può fare a meno di 250 posti di lavoro solo perché tu ed altri come te basano le loro convinzioni sulla più totale disinformazione.

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