Conte torna a Ceglie: “Il vaccino non deve essere obbligatorio, ma sarà messo a disposizione”

CEGLIE MESSAPICA – “Non ritengo  che il vaccino debba essere obbligatorio, ma deve essere messo a disposizione”.  Lo ha detto ieri sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte  che per il terzo anno consecutivo è tornato in piazza a Ceglie Messapica. Ospite  del direttore di Affari Italiani Angelo Perrino, anche lui di Ceglie come Rocco Casalino. Il premier in questi giorni è stato in Puglia con la sua compagna Olivia Paladino per festeggiare in famiglia il suo compleanno,

Un’ora e mezza di intervista, con salienti passaggi sul Covid: “Il bilancio personale preferisco farlo alla fine, vorrei aspettare di uscire dalla pandemia e poi trarre le conclusioni. Il bilancio sull’Italia però lo stanno facendo anche all’estero, su diversi quotidiani, e mi sembra che sia un bilancio positivo: si analizza il modello italiano e lo si propone, ed è motivo di grande orgoglio e se il bilancio è positivo è merito di tutti voi, i risultati sono stati raggiunti tutti insieme con sacrificio ma se possiamo essere visti come modello per altri paesi è positivo, ma dobbiamo ancora essere vigili e accorti”.

Ed aggiunge: “Sono state settimane e mesi difficili, fare le valutazioni di tutte le implicazioni, ma devo dire la verità che abbiamo lavorato sempre con metodo, responsabilità e coscienza ed è stata la nostra forza”.

 “Cosa non rifarei? Non saprei in questo momento. Sin qui abbiamo preso delle decisioni, anche i famosi Dpcm, che a monte avevano dei decreti legge, li abbiamo assunti sempre avendo come base le valutazioni degli esperti. Con grande condivisione di tutti i ministri, anche se ero io a firmarli, e con grande condivisione di governatori e sindaci”.
Un passaggio poi sullo stretto di Messina :”No al ponte sullo Stretto di Messina, penso invece a un tunnel sottomarino – spiega – Sullo Stretto dobbiamo pensare, quando si riveleranno le condizioni, a un capolavoro di ingegneria. Un ponte anche sottomarino, ci stavo pensando. Per il ponte non ci sono le condizioni. Ma prima dobbiamo preoccuparci dei collegamenti” interni, in primis l’alta velocità al Sud.

Parla anche dei verbali Cts sul coronavirus da poco desecretati: “Era in corso un processo decisionale così delicato che rivendico che quei verbali restassero riservati. Ma non significa che erano secretati, non ho mai posto un segreto di Stato. Anzi  sono il primo che consentirà la pubblicazione di tutto, non abbiamo nulla da nascondere”.

“Al referendum voterò a favore della riduzione di senatori e deputati”, ha annunciato. Un voto che si allinea a quello della maggioranza dei 5Stelle, favorevoli alla legge Di Maio che dispone un Parlamento con 300 deputati (invece di 630) e 200 senatori (ora sono 315).

Poco prima di salire sul palco il premier aveva incontrato alcune associazioni di genitori di Taranto.. Al premier è stata consegnata una lettera corredata delle sottoscrizioni di 5060 liberi cittadini e 54 associazioni.

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