Contro gli scarichi di Torre Guaceto, catena umana di 2 km

CAROVIGNO – Contro gli scarichi di Torre Guaceto, catena umana di 2 km.

L’appello era stato lanciato, ma forse non ci si aspettava una così massiccia risposta.

Il flash mob per protestare contro l’assordante silenzio delle istituzioni regionali sulla chiusura degli scarichi torre guaceto flash mobnella zona A di Torre Guaceto ha visto una partecipazione viva e presente.

Stamattina (16 agosto), sulla spiaggia di Punta Penna Grossa, un enorme striscione campeggiava nelle mani degli attivisti e dei singoli cittadini non organizzati nel comitato dei Forum civici, giunti da diverse parti della provincia per sostenere la difesa della riserva dallo scempio cui è costretta a convivere da quasi un anno.

Qualche timore per la manifestazione, organizzata a ridosso del Ferragosto, non mancava, ma per Torre Guaceto e il suo inestimabile valore ambientale in tantissimi sono giunti in spiaggia per la protesta silenziosa.

torre guaceto flash mob 3Basta guardare le immagini: il mare è vuoto, mentre tutti sono impegnati a stare uno accanto all’altro, fino a creare una catena di 2 chilometri. Braccia intrecciate e schiena dritta per ribadire che il mare e Torre Guaceto non si toccano.

La protesta nasce come ennesima rappresaglia pacifica del Forum dei Comitati civici che seguono, passo passo, la vicenda degli scarichi del depuratore di San Michele, Carovigno e San Vito dei Normanni dritti nella zona A della riserva Naturale di Torre Guaceto, quella dove non è permessa nemmeno la balneazione. Uno scarico – ed è questo che suscita più rabbia – autorizzato da Acquedotto Pugliese e dalla Regione Puglia. Una vicenda che va avanti dal primo giorno dei versamenti nella zona A, il 27 settembre scorso e per la quale non ci si deve arrendere.

Agnese Poci

1 Commento

  1. Forse non è chiaro, o non vuole essere chiaro, un fondamentale concetto: Torre Guaceto è sotto tiro, è l’obiettivo di una grossa speculazione edilizia che si sta cercando di mettere in atto da tempo immemore.Da anni politici ed amministratori stanno operando con subdola pervicacia e determinazione affinché questa zona prima diventi una CLOACA a cielo aperto e poi, quando la frittata è ben cotta, piomabare con un assalto tipo commandos ( contrabbandato per intervento ambiental-salvifico) per costruire un villaggio turistico residenziale.Le manovre su depuratore e scarichi sono solo delle manfrine, delle mosse diversive operate con scaltrezza e malafede, il cui scopo è DISTRUGGERE l’ecosistema ed annullare l’essenza stessa della zona protetta.Il tutto rasentando i limiti della legge.E non si salva nessuno: è tutta la politica responsabile.

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