Controlli al porto di Brindisi arriva anche la polizia tedesca: rimpatriate 21 persone, e due arresti

BRINDISI- Intensificati i controlli al porto di Brindisi. La rotta balcanica è quella che potrebbe essere presa di mira dall’immigrazione illegale. Dal 12 al 26 marzo scorsi sono state condotte, nel porto di Brindisi, tre imponenti azioni di controllo denominate “Alto Impatto Adriatico IV fase operativa”. L’operazione è stata effettuata dalla Polizia di Frontiera di Brindisi, unitamente a personale della Questura di Brindisi, della Squadra Cinofili della Polizia di Stato, del Nucleo Artificieri, dei Tiratori Scelti, della Polizia Stradale di Brindisi, del Reparto Prevenzione Crimine – Puglia Meridionale, della Guardia di Finanza, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, della Capitaneria di Porto e della Autorità Portuale di Brindisi, coordinata dal vice questore aggiunto Mario Marcone dirigente della Polizia di Frontiera di Brindisi.

Inoltre la direzione centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere del Ministero dell’Interno ha concordato una attività di collaborazione con la Polizia Federale tedesca attraverso la presenza di una unità operativa di Frontiera per l’occasione inviata a Brindisi.

Nel corso dell’operazione sono stati effettuati attenti controlli nei confronti di passeggeri, veicoli e autoarticolati, con particolare attenzione alle merci e persone provenienti dall’area extra Schengen. La stessa attività è stata rivolta alla verifica dell’idoneità ed alla sussistenza dei requisiti per l’ingresso nel territorio nazionale ed al controllo della validità dei documenti di identificazione, spesso oggetto di contraffazione. Nel dettaglio, sono state respinte alla frontiera 21 persone per inammissibilità sul territorio Schengen o perchè privi dei necessari mezzi di sussistenza in relazione al soggiorno. Due persone arrestate,  due denunciate, 4768 persone identificate, un veicolo sequestrato su 1075 controllati, 5 documenti sequestrati.

controlli al porto sigaretteIn particolare nella giornata del 21 marzo scorso in occasione dell’arrivo della moto nave “Red Star 1” proveniente da Valona (Albania), il personale di Polizia, attraverso e preventivi controlli dei passeggeri a bordo della nave , effettuati anche mediante la consultazione delle banche dati interforze, hanno individuato ed arrestato un cittadino albanese destinatario del provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Arezzo per violazione delle norme sull’immigrazione. Nella giornata del 22 marzo, sulla nave Euroferry Egnazia è stata individuata una autovettura Opel Astra condotta da un cittadino bulgaro e con a bordo altri 3 connazionali. Visto l’atteggiamento alquanto nervoso del conducente i poliziotti si sono insospettiti e durante un’ispezione  hanno trovato  21 chili di sigarette  di contrabbando, celati in una intercapedine appositamente ricavata sotto il pianale dell’auto ed in 4 borse anch’esse occultate all’interno dell’autovettura. Il conducente bulgaro, che risultava già recidivo al reato di contrabbando è stato arrestato e, processato per direttissima lo stesso giorno.  E’ stato condannato a 1 anno e 7 mesi di reclusione e 70.000 euro di multa.

BrindisiOggi

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