Corruzione, reati ambientali e interruzione di pubblico servizio, chiesto il rinvio a giudizio per Consales, Screti e altri tre

BRINDISI- Corruzione, reati ambientali e interruzione di pubblico servizio, chiesto il rinvio a giudizio per l’ex sindaco Mimmo Consales , per l’imprenditore Luca Screti ed altre tre persone. Tutti reati contestati a vario titolo ai quattro indagati.

L’inchiesta si è chiusa lo scorso giugno e vede al centro delle indagini  la tangente da 30mila euro versata da Screti, titolare della ditta appaltatrice Nubile,  all’allora primo cittadino, Consales,  per consentirgli di pagare in contanti un debito personale con Equitalia in cambio di facilitazioni nell’avvio all’esercizio dell’impianto di biostabilizzazione e produzione Cdr e Css.

Secondo  l’accusa Consales avrebbe anche  avuto la possibilità di far assumere all’interno dell’azienda appaltatrice persone da lui indicate.

Le indagini  furono condotte dalla Digos.

Il processo è stato chiesto  dal pm Giuseppe De Nozza e dal procuratore della Repubblica, Marco Dinapoli

Oltre a Consales e Screti affronteranno l’udienza preliminare fissata per il prossimo 22 novembre il commercialista di lecce Massimo Vergara, coinvolto in qualità di capo ufficio amministrazione della Nubile e accusato di aver materialmente consegnato i soldi all’ex sindaco; Marcello Caramuscio, ex dipendente della ditta e Francesco De Marco.

La Nubile è coinvolta come persona giuridica.

Nel procedimento penali compaiono come parti lese il ministero dell’Ambiente, la Regione Puglia, la Provincia di Brindisi, il Comune di Brindisi, tutti i Comuni dell’Oga della Provincia di Brindisi, l’Oga stessa, nella persona del commissario straordinario, il governatore Michele Emiliano, Equitalia.

BrindisiOggi

 

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