Il commerciante che pubblica il corso deserto: “Così moriremo tutti”

BRINDISI – Prendi un sabato di agosto in una città come Brindisi: corsi principali vuoti, Centro città completamente deserto, e c’è desolazione tra i commercianti. “Ore 18.40 corso Garibaldi, il Centro, la via dello shopping a me sembra un cimitero col rispetto per i morti, perchè fra non molto moriremo tutti…commercialmente. Grazie a tutti”. E’ lo sfogo sul social network facebook di Rino Fontò, storico commerciante brindisino.

La fotografia parla da sola, un centro città così deserto fa venire i brividi ai commercianti di Brindisi, ma non solo. Lo stato d’animo sconsolato dell’imprenditore brindisino non è l’unico. Tra gli imprenditori del Centro non si parla d’altro e cioè che in queste condizioni non si può più andare avanti.

Il Centro di Brindisi, con corso Garibaldi strapieno di gente che fa shopping anche in un sabato qualunque del mese, non si vede da anni.

Brindisi, negli anni, forse anche a causa di una mala gestione amministrativa ha perso tanto. Forse è giunto il momento che qualcuno si rimbocchi le maniche e pensi davvero al futuro di questa città prima che chi ha investito pensi di fuggir via.

BrindisiOggi

 

4 Commenti

  1. Si potrebbe partire analizzando cosa spinge i cittadini a preferire nelle ore della mattina e del pomeriggio i centri commerciali rispetto alle vie cittadine. Provo ad elencare alcuni punti : confort per i clienti con aree climatizzate e panchine su cui sedersi (quindi in città migliorare e o aumentare le zone con sedute in ombra); ambiente pulito; possibilità di passeggiare senza preoccuparsi di essere investito; zone di intrattenimento free per i bambini; zona parcheggio ampia, gratuita e facilmente accessibile ; varietà dell’offerta di prodotti e servizi ; prezzi competitivi;…

  2. Purtroppo questo accade dopo anni di indolenza da parte di molti commercianti brindisini, che ricordano con piacere quando erano i negozi privilegiati …quelli del centro…..si potevano permettere di avere prezzi da capogiro e pagare affitti milionari (all’epoca). Poi come tutte le cose,tutto cambia, la concorrenza si attrezza, sia dal punto di vista dei prodotti, che della logistica, aprono i centri commerciali conuna serie di vantaggi, e la gen te si sposta…..i commercianti dei corsi, continuano a vivere pensando che tutto poi torna come prima, che si ritornino a fare affari come sempre…..Si appellano chiedendo l’apertura al traffico dei corsi senza sapere che quella scelta diventerà la TOMBA di queste attività. Pensare di risolvere il loro problema in questo modo è solo UTOPIA, ci vogliono idee, progetti, accordi, bisogna riportare la gente a passeggiare su queste strade offrendo servizi, parcheggi, prezzi convenienti, e attrazione….se tutto questo non entra in testa a questa gente…..mi dispiace dirlo, ma non si risolverà mai alcun problema…..organizzassero un viaggio nelle città italiane a vedere come vivono i centri storici PEDONALI, dove ogni strada è un microcosmo di cultura, di vita di piacere.
    A Brindisi questo a causa della grettezza di molti …..continueremo a vivere in questo stato, o decidiamo di cambiare le cose….oppure ciccia……

  3. Perché non si trasforma il centro in un “centro commerciale” chiudendo al traffico, allettando i brindisini con vetrine e soprattutto prezzi Messi ben in evidenza, spazi per intrattenere i bambini, e perché no, anche parrucchieri. Insomma, imitare i “centri” con la differenza che siamo nel cuore della città e non in un capannone.

  4. Cominciate a cambiare strategia,aprite le serrande alle 20 e chiudete alle 02.00…..in una citta che vuole dive tare turistica si pretende che la gente nn vada al mare per entrare nei negozi alle 17 con 40gradi!!! Svegliateviiiiii

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