Dall’associazionismo alla giunta Rossi, Lettori: “Il mio sogno una casa del volontariato”

BRINDISI – (da Il7 Magazine) Una vita nel volontariato, per pochi mesi è stata assessore alla Cultura della Provincia di Brindisi nella giunta Ferrarese, in quella che è stata l’ultima amministrazione provinciale prima della riforma Delrio, componente anche della commissione  Pari opportunità. Isabella Lettori ex presidente del Csv (Centro servizi volontariato) Poiesis, dal quale ha dato qualche giorno fa le dimissioni, è il nuovo assessore della giunta di Riccardo Rossi. Il 31 ottobre è stata la sua prima giornata di lavoro nell’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Brindisi. È stata nominata dal sindaco, su proposta dell’assemblea del Pd, dopo le dimissioni (forzate) del vice sindaco Rita De Vito. Si occuperà dei Servizi sociali e welfare, scuola, rapporti con le associazioni, immigrazione, tutela degli animali e pari opportunità.

Lettori arriva in questa giunta in un momento difficile per l’amministrazione comunale che ha dovuto fare i conti con le dimissioni, dopo solo tre mesi dall’insediamento dell’esecutivo, della preside Rita De Vito (che aveva anche la funzione di vice sindaco). La stessa ha parlato di dimissioni forzate. Come affronta questa sostituzione? 

Non ne faccio una questione di sostituzione, questa nomina mi ha sorpreso, quando ho letto il mio nome sui giornali ho pensato che avessero voluto bruciarlo. Sono riconoscente all’assemblea del Pd, alla maggioranza e al sindaco. Dedicherò ogni ora della mia giornata a questo incarico. Fosse arrivato prima non avrei potuto accettare, in quanto donna, negli ultimi due anni mi sono dovuta occupare dei miei genitori anziani, purtroppo mio padre è morto a giugno scorso”.

L’ex assessore De Vito ha riferito che la fiducia con il Pd era venuta meno in quanto non era stata una yes woman. Lei si ritiene tale?

“Non sono assolutamente una yes woman, io rispondo solo alla legge. Il rispetto della legalità è il mio principio. Una cosa è certa, svolgerò il mio incarico con dedizione, onestà e umiltà. Il mio approccio in tutte le cose è sempre stato in punta di piedi.  Ho trascorso gran parte nella mia vita nel volontariato, ho iniziato nel 1986”.

Lei è stata sino a ieri presidente del Csv (che raccoglie tutte le associazioni di volontariato del territorio) ritiene di avere qualche conflitto d’interessi con questo ruolo?

“Dalla direzione del Poiesis ho dato le dimissioni con un anno di anticipo. Questa proposta è arrivata quando ormai avevamo raggiunto una tappa: il centro di Brindisi è stato accorpato a Lecce, in base alla nuova legge in tutta la Puglia sono previsti solo 4 centri. Ora si è in una fase di fusione. Non c’è nessun conflitto, io da volontaria sono abituata a essere super partes. Faccio parte del mondo no profit. Inoltre ho dato anche le dimissioni dai direttivi di  altre due associazioni di volontariato: Club Unesco di Brindisi e Anteas Brindisi”

Visto quindi la sua esperienza su quali problematiche vuole intervenire da assessore?

“Bisogna affrontare innanzitutto la questione povertà, strettamente legata al problema del lavoro. Ma un’attenzione particolare voglio dedicarla all’emergenza abitativa e al mondo della disabilità. Inoltre voglio accendere i riflettori anche sulla realtà carceraria, dove da anni faccio volontariato.  Ho una visione abbastanza completa del settore”.

Questa volta lei si ritrova dall’altra parte. Questa volta è lei l’interlocutore del volontario. Cosa si augura?

“Spero di avere strumenti questa volta per intervenire, perché purtroppo il volontariato ha dei limiti. Mi metterò ad ascoltare i bisogni della mia comunità per dare risposte. Spero soprattutto di strutturare finalmente qualcosa di più concreto e solido oltre alla base volontaria. Serve una società più giusta e umana”.

Dovrà affrontare anche la questione calda dell’immigrazione  e mettere mano al dormitorio ormai al collasso, che ospita 200 persone quando ne potrebbe contenere 80. Come intende procedere?

“Il dormitorio è un problema urgente da risolvere. Problema soprattutto di sicurezza che non sarà trascurato. Nelle prossime ore si terrà un tavolo sulla questione convocato dal sindaco”.

Lei ha la delega alle Pari opportunità, il Comune di Brindisi non la commissione dai tempi della prima amministrazione Mennitti. Intende attivare la procedure per la istituzione?

“ Voglio ripristinarla al più presto, perché ritengo abbia un ruolo importante per diffondere la cultura delle pari opportunità e non solo di genere. Serve abbattere i muri in ogni settore. Mi assumo anche l’impegno di istituire apposite figure comunali che facciano da garante per le categorie più deboli: come il garante dei minori, il garante della disabilità e anche quello per le persone sottoposte a misure restrittive”.

C’è qualcosa che vuole realizzare entro la fine del suo mandato?

“Ho sempre avuto un sogno, quello di realizzare “una casa del volontariato” a disposizione di  tutte le associazioni. Una struttura che le accolga per gli eventi ma anche per le riunioni, ora si va nei bar o nelle case degli associati”.

Lucia Portolano

(per il7 Magazine)

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