Danilo Rufini nuovo allenatore del Brindisi Soccer, sulle maglie torna la V

BRINDISI – C’era grande attesa e curiosità in merito alla seconda uscita ufficiale della società del Brindisi Soccer, che oggi a Palazzo Nervegna ha presentato il nuovo tecnico della prima squadra, Danilo Rufini, e la divisa da gioco per la prossima stagione.

In una sala conferenze gremita, il presidente Maria Raffaella Napolitano ha rotto il ghiaccio annunciando alla città il nome di Gabriele Boccuzzi come responsabile del settore giovanile e del progetto Accademy Soccer, di cui farà parte presentazione maglia brindisi socceranche Fernando Galetti come maestro di tecnica.

Ancora difficile da sciogliere definitivamente il nodo categoria, ma pare che la Federazione concederà alla neonata società il campionato di Promozione. Va sfumando, quindi, la speranza dei tifosi di ripartire dall’Eccellenza. Il clou della serata è stato l’arrivo del tecnico Rufini, accolto con un caloroso applauso dalla sua nuova tifoseria. “Sono onorato di essere qui – ha dichiarato l’ex tecnico di San Severo e San danilo ruffini brindisi soccerSalvo – partire ex novo con un progetto ambizioso di rinascita del calcio brindisino è sicuramente uno stimolo in più. Questa è una grande piazza e se ti chiama non puoi dire no”. Parole che dimostrano come sia alto l’interesse verso una città che ha voglia di ripartire per rivalorizzare il calcio: “Tre quarti della rosa è in preallarme – prosegue il tecnico – Si attendeva solo la mia firma. Da oggi siamo al lavoro per iniziare a concludere le prime trattative e comunicarvi per tempo i nomi dei primi tesserati”.

Unica nota stonata della serata, l’ingresso del commissario prefettizio che ha denunciato la rottura dell’ascensore presentazione brindisi socceranche se per ora non sono stati identificati i responsabili di questo atto vandalico.

Il Brindisi Soccer continua quindi ad andare avanti, a lavorare alla luce del sole aggiornando puntualmente la città sui progressi fatti giorno dopo giorno: questo progetto continua a piacere.

Foto Gianni Di Campi

Antonio Solazzo

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