Danno sanitario, Vendola: “Sia riaperta l’Aia per la centrale di Cerano”-Video-intervista

BRINDISI- Interventi per il risanamento dell’area industriale di Brindisi, il governatore della Puglia Nichi Vendola e l’assessore all’Ambiente Nicastro puntano l’attenzione su tre questioni: la centrale Enel Federico II, i caminetti di Torchiarolo e la bonifica dell’area Micorosa, dove sono stati depositati milioni di metricubi di veleni.

Conferenza stampa questa mattina negli uffici della Regione, dove il presidente ha annunciato l’avvio della bonifica di Micorosa con 40 milioni di euro attraverso la collaborazione del pubblico e dei privati. Sarà la Sogesit che si occuperà delle opere, mentre il Comune di Brindisi sarà  a capo del progetto di bonifica.

Ma Vendola va oltre Micorosa, e annuncia la richiesta al Ministero dell’Ambiente di riaprire l’Aia per la centrale  termoelettrica di Cerano, “perché non  è mai stato valutato-  afferma il governatore- il rapporto tra inquinamento dell’impianto e il pregiudizio alla salute dei cittadini”.  Insomma una posizione forte per una centrale che la politica non ha mai messo in discussione.

Parallelamente a questo Vendola e Nicastro hanno parlato dell’adozione  in giunta del Piano di risanamento della qualità dell’aria del Comune di Torchiarolo. Il presidente sollecita il sindaco di Torchiarolo a dare seguito alle iniziative  intraprese con la Regione, che ha erogato delle risorse al Comune brindisino  per finanziare l’installazione dei filtri sui camini ad uso civile che avevano determinato sforamenti di pm10.

Non solo caminetti però, la giunta regionale  in merito all’inquinamento di Torchiarolo fa riferimento anche alla centrale Enel, a due passi dal paese. Sino a questo momento infatti, ufficialmente la responsabilità dell’inquinamento di Torchiarolo era stato sempre attribuito ai camini delle case e dei forni. “ Abbiamo preso in considerazione gli effetti del cosiddetto transitorio di Cerano- afferma Nicastro-di quelle operazioni non ordinarie di gestione dell’impianto Enel che hanno pesantemente influito sugli sforamenti di Torchiarolo. Per questo motivo la Puglia chiede la riapertura dell’Aia dell’impianto anche alla luce della legge, intervenuta dal rilascio di quella autorizzazione integrata ambientale, per la valutazione del danno sanitario”.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Incredibile! Ma il Presidente Vendola dopo la figuraccia della messa in onda della telefonata, si ritiene ancora un”ambientalista”?
    La gente ha memoria e cervello!!!

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*