Debiti per 55milioni, conti blindati per 20 anni: ecco dove si taglia, Rossi: “Responsabilità del passato”

BRINDISI – Una massa debitoria di 55milioni di euro, con uno squilibrio nell’ultimo bilancio di 15 milioni euro, il tutto da spalmare in 20 anni. Il sindaco Rossi  ha presentato oggi il piano di pre dissesto. La procedura alla quale il sindaco e la sua maggioranza hanno aderito per evitare il default dell’ente,  il commissariamento e il ritorno a casa dell’attuale amministrazione. Il piano è a 20 anni, e non più a 10 come era stato annunciato mesi fa. La rata quindi è di 2,75 milioni all’anno. Un debito accumulato negli anni, ma anche nell’ultimo bilancio di previsione. Tutti hanno fatto la loro parte, compresi i commissari.  Ma cosa significa questo per i cittadini? Per le tasse non ci sarà alcun aumento, erano già all’aliquota massima, la brutta notizia è che non diminuiranno per i prossimi 20 anni. Il pre dissesto infatti prevede che siano applicate le più alte percentuali. Non vengono toccati gli asili nido, l’università e il trasporto ai disabili come era stato proposto dai dirigenti. Ma aumenterà la mensa scolastica, si pagherà la massima cifra già per coloro che hanno l’isee a partire da 20mila euro. Eliminato il trasporto scolastico per gli studenti delle zone rurali,  in cambio il Comune darà 100 euro a famiglia al mese. Riduzione del servizio di assistenza domiciliare, e taglio netto al rimborso per malattia (che da 500 mila euro stanziati passa a 45mila euro), tagli anche ai servizi come Punto Luce, Cag. Aumento delle rette per gli asili nido in funzione del nuovo bonus delle legge di stabilità. Per fare cassa oltre ai locali commerciali e alle case si mettono in vendita le Farmacie comunali e le due piscine comunali di Sant’Elia e Masseriola. Sarà inserito un ticket monumenti per i visitatori non residenti, una Tosap del sottosuolo per le aziende, si cercherà inoltre di recuperare almeno 600mila euro per l’evasione delle pratiche di condono edilizio, e ci sarà un ampliamento del cimitero e l’internalizzazione della riscossione dei tributi che non sarà più svolta da Abaco.

Nessun taglio ai costi della politica anche se il sindaco parlando della fusione di Energeko e Multiservizi ha affermato di aver proceduto al famoso taglio delle poltrone, e sicuramente nelle partecipate è stato fatto. Per quanto riguarda Multservizi sono stati annunciati tagli per l’affidamento dei servizi di circa 1milione e mezzo.  Per vedere nel dettaglio tutti i tagli bisognerà attendere il piano dettagliato che sarebbe stato completato in queste ore. Si parla di un taglio di 100mila euro per le commissioni consiliari, basti pensare che c’è stato un mese in questo ultimo anno in cui sono costate almeno 24mila euro.

Rossi parla di un’azione di responsabilità e chiarezza. “Le scelte politiche del passato – ha spiegato il sindaco – hanno determinato negli anni l’aumento di questa cifra perché non c’è stata la volontà di intervenire sugli sprechi né di riscuotere tasse, affitti e sanzioni. Oggi è necessario mettere fine a queste pratiche e cominciare un processo virtuoso che porterà, anche prima dei 20 anni, a diminuire fino al completo abbattimento di questa massa debitoria. Il percorso è quello che abbiamo tracciato nel Piano di riequilibrio e, voglio ribadirlo, inciderà in minima parte sulla vita dei cittadini”. Per Rossi la manovra incide su circa 200 cittadini.

“La lotta agli sprechi è una parte fondamentale del Piano di riequilibrio che eviterà, come avvenuto per troppo tempo, che i costi non siano controllati né razionalizzati – continua il sindaco -. Voglio precisare che questo impegno a rimettere a posto le casse comunali non bloccherà la crescita della città. Se saremo bravi a far rientrare i conti, potremo disporre di risorse e sbloccare fondi e continueremo a lavorare alacremente anche per reperire finanziamenti. La nostra scelta politica, in accordo con tutti membri della giunta e condivisa dalla maggioranza, non è certamente una scelta che produce consenso; ne siamo consapevoli. Tuttavia riteniamo di prenderci l’onere di risanare i conti e determinare un futuro nuovo per Brindisi; affinché questa città, come sognato fin dalla campagna elettorale, diventi un esempio di correttezza e legalità. Per valorizzarne la bellezza ed esprimerne al meglio le potenzialità, crediamo sia necessario eliminarne ogni impurità strutturale e amministrativa”

Il piano sarà discusso il 9 gennaio in consiglio comunale, una volta approvato sarà inviato alla Corte dei conti che verificherà la sua congruità. Ogni sei mesi il Comune dovrà inviare una relazione per dimostrare il rispetto di questo documento. E l’amministrazione comunale non dovrà sbagliare di una virgola.

Lu.Po.

La diretta della conferenza stampa sul Piano di riequilibrio pluriennale del Comune di Brindisi

Nai-post ni Riccardo Rossi Sindaco noong Biyernes, Enero 3, 2020

1 Commento

  1. ribadisco che per la proposta di adozione del piano di equilibrio finanziario non era necessario attendere circa due anni con le
    irreparabili conseguenze per i cittadini. Ho espresso pubblicamente, avanzando possibili ipotesi sul piano tecnico, contrarietà a detta proposta senza alcun riscontro e, pertanto, non intendo esprimere alcun commento. Desidero invece ribadire la mia convinzione, quale voce nel deserto, in merito alla illegittimità degli atti che saranno adottati nella prossima seduta consiliare: le sentenze del TAR Lazio n. 644 dell’08/11/2019 e della Sezione V del Consiglio di Stato n.3184 del 21/06/2018 hanno stabilito la nullità di particolari atti finanziari lesivi delle prerogative dei consiglieri comunali nel caso di non rispetto dei termini di deposito non inferiore a 20 giorni prima della apposita seduta di Consiglio stante la violazione dell’art. 227 del Tuel e del Regolamento di Contabilità. Viene peraltro affermata in sentenza che la messa a disposizione dei consiglieri della relazione del Collegio dei Revisori ha arrecato un vulnus che impedisce la votazione consapevole di chi ha la titolarità a tale incombenza.
    Brindisi, 03/01/20 Franco Leoci

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